“Siamo pronti per l’indipendenza, solo riprendendo possesso delle proprie risorse il Veneto potrà rinascere”. A dichiararlo a ilfattoquotidiano.it è Gianluca Busato, ingegnere, 45 anni, espulso dalla Lega nel 1997, indipendentista di lungo corso, ora organizzatore del referendum autogestito per l’indipendenza del Veneto attraverso la piattaforma www.plebiscito.eu. Una consultazione popolare senza valore giuridico che – secondo il comitato promotore – “sta riscuotendo un significativo consenso tra la popolazione”. La mancanza di legittimità non preoccupa Busato, che non vuol sentir parlare di secessione e punta tutto sul ripristino della sovranità popolare. “Se la maggioranza degli elettori voterà e – dice – i sì prevarranno, avvieremo la transizione che ci porterà alla fondazione della Repubblica Veneta. In questo periodo stabiliremo l’esenzione fiscale per i cittadini veneti che smetteranno di pagare le tasse allo Stato italiano”. In caso di mancanza del quorum, “il segnale politico sarà comunque forte e il processo indipendentista sarà solo un po’ più lungo”. Secondo i dati forniti dagli organizzatori la partecipazione al voto ieri avrebbe superato la soglia del “37,8% degli elettori”. Per il comitato promotore, avrebbero votato già 1 milione 480mila cittadini. Il termine delle votazioni è fissato per venerdì 21 marzo alle ore 18 di Piero Ricca, riprese Ricky Farina
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