Emilia Romagna

Legge Merlin, la Lega Nord: “Referendum per abolirla”. Al via raccolta firme

Partirà il 30 marzo, in tutte le principali città emiliano romagnole, poi a seguire in quelle del Nord la registrazione dei cittadini che vogliono vedere riaperte le case chiuse. “Per ora sono 110 i banchetti registrati che attendono l’autorizzazione, e via via se ne aggiungeranno decine di altri”, spiega al fattoquotidiano.it Fabio Rainieri, ex deputato ora segretario del Caroocio in Emilia

Una raccolta firme in tutta la “Padania” per il referendum che abolisce la legge Merlin. È l’idea della Lega Nord che vuole sistemare una volta per tutte la questione della prostituzione sul suolo italiano. Partirà infatti il 30 marzo 2014, in tutte le principali città emiliano romagnole, poi a seguire in quelle lombarde, venete, liguri, friulane, piemontesi, valdostane, toscane e marchigiane, la registrazione autografo dopo autografo di tutti quei cittadini che vogliono vedere riaperte le case chiuse. “Per ora sono 110 i banchetti registrati che attendono l’autorizzazione, e via via se ne aggiungeranno decine di altri”, spiega al fattoquotidiano.it Fabio Rainieri, ex deputato ora Segretario della Lega Nord Emilia, “le motivazioni di questa iniziativa sono diverse, ne elenco tre: è indecoroso che persino durante il giorno i nostri bambini vedano signorine, o addirittura trans, in strada a vendere il proprio corpo; questa pratica è antigienica; non c’è nessun controllo dell’attività quando invece una verifica seria su clienti e prostitute ci permetterebbe di raccogliere 4 miliardi di euro d’entrate fiscali”.

L’iter burocratico del referendum andrebbe ad affiancare il percorso legislativo iniziato nella commissione Affari istituzionali della Regione Lombardia che pochi giorni fa ha votato l’abrogazione della legge Merlin: “Ora serve l’approvazione del consiglio regionale lombardo e quello di altri quattro consigli regionali. Poi entro tre mesi arriviamo noi con le firme e infine si va in Parlamento per riscrivere una nuova legge sul tema”, sottolinea Rainieri. L’obiettivo è quello di abolire la legge che nel 1958 fece chiudere definitivamente le case di tolleranza, ma che istituì anche una serie di reati per contrastare lo sfruttamento della prostituzione: “La soluzione del problema, anche per contrastare il racket malavitoso che sfrutta le prostitute, è di tornare ai cosiddetti bordelli in regola”, continua, “creando zone in cui si esercita legalmente questo lavoro modello Amsterdam”.

“Chi poi va con le minorenni lo spellerei vivo, anzi lo farei fucilare”, prosegue Rainieri commentando il recente caso che ha coinvolto il marito dell’onorevole Alessandra Mussolini, “Conosco e capisco la Mussolini, il suo è un problema familiare serio, ma in generale trovo squallido che un uomo di una certa età vada con le minorenni. Cosa ci sarà di così eccitante nell’andare con una 14enne? Una nuova legge sulla prostituzione che prevede le case chiuse permetterebbe di agire anche su questa versante”.

E per un cavallo di battaglia leghista finito del dimenticatoio che riemerge in vista delle elezioni europee, eccone altri quattro che si aggiungono: “Raccoglieremo le firme anche per altri quesiti: per fare uscire l’Italia dall’euro, per abolire la legge Fornero, la legge Mancino e cancellare le prefetture. Non è necessario essere simpatizzanti della Lega per firmare, la condivisione di questi temi è trasversale anche a sinistra, a destra e tra i grillini. Se il Movimento 5 Stelle vuole venire a ritirare moduli per la raccolta firme e fare dei propri banchetti sanno dove trovarci”.