Economia

Spending review, Della Valle: “Moretti? Pendolari pronti a mandarlo a casa”

L'imprenditore, socio di Italo, interviene sul caso dell'ad di Ferrovie, che ha minacciato di andarsene nel caso in cui venisse tagliato il suo stipendio: "La politica è succube di questo signore. Va fatto sapere ai cittadini quanto costa loro mantenere una società come Fs"

“Se Mauro Moretti avesse il coraggio e la dignità di andarsene, troverebbe milioni di italiani pronti ad accompagnarlo a casa: sono tutti i viaggiatori costretti a viaggiare con tanti disagi sui treni delle ferrovie italiane, costretti a subire ritardi ingiustificati, a viaggiare su treni vecchi, a usare stazioni decrepite e poco sicure, senza nessun rispetto per la loro dignità. Spetta a loro, infatti, il diritto di giudicare come le Ferrovie dello Stato sono gestite”. Diego Della Valle, patron della Tod’s e socio del concorrente di Ferrovie Ntv (Italo), è intervenuto così sul caso dell’amministratore delegato del gruppo ferroviario, che venerdì 21 marzo ha minacciato di andare via nel caso in cui venisse tagliato il suo stipendio.

“È ora di alzare il velo sulle Fs e su Moretti, per capire perché la politica è succube di questo signore”, ha aggiunto. “Bisogna fare chiarezza su tutti i rapporti che intercorrono fra le Ferrovie, Moretti e i politici che, tranne qualche rara eccezione, sono completamente appiattiti su di lui, permettendogli di fare tutto quello che vuole. Se vogliamo davvero cambiare l’Italia e riportare al centro dell’attenzione gli interessi ed i bisogni dei cittadini e non quelli delle vecchie corporazioni, gente come Moretti deve essere mandata a casa subito e con determinazione. Con chiarezza ed onestà, va fatto sapere ai cittadini quanto costa loro mantenere una società come le Ferrovie dello Stato e se è giusto pagare a Moretti lo stipendio che percepisce, a fronte dei servizi che fornisce a chi viaggia”.

Alle dichiarazioni di Moretti aveva già risposto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, facendo sapere che “se un manager ha voglia di andare via è libero di trovare sul mercato chi lo assume a uno stipendio maggiore”.