A salvare l'uomo sono stati i carabinieri. Dal 14 gennaio scorso il 40enne era agli arresti domiciliari nella sua casa di Cernusco sul Naviglio (Milano) con l'accusa di aver molestato 4 ragazzini. Nella notte tra sabato e domenica uno dei fondatori della band si è liberato del braccialetto elettronico e ha collegato un pezzo di gomma al tubo di scappamento dell'auto
Da metà gennaio era agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Cernusco sul Naviglio (Milano), con l’accusa di aver molestato nel 2011 quattro ragazzini tra i 13 e i 16 anni. Potrebbe essere stato questo il motivo che ha spinto, nella notte tra sabato e domenica 23 marzo, il fondatore ed ex tastierista (poi fonico) dei Modà, Paolo Bovi, a tentare il suicidio.
Bovi, 40 anni, aveva l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico, ma domenica mattina, intorno alle 4 e 30, se ne è liberato con un cacciavite. Ma l’impulso lanciato dall’apparecchio, che scatta immediatamente in caso di manomissione, è arrivato alla centrale operativa dei carabinieri che si sono messi subito a cercare l’uomo. Lo hanno trovato nella sua Smart, parcheggiata vicino alla sala di registrazioni di Cernusco dove spesso aveva provato con il gruppo, non lontano dalla sua abitazione. Boni aveva già collegato un pezzo di gomma al tubo di scappamento dell’auto, ma i militari di Cassano d’Adda lo hanno salvato in tempo. E’ stato accompagnato in stato confusionale (forse per aver bevuto) all’ospedale di Cernusco sul Naviglio, da dove è stato dimesso poco dopo. Adesso si trova nel carcere milanese di San Vittore per evasione.
Il 14 gennaio l’ex tastierista e fonico della band è finito agli arresti domiciliari. Bovi, educatore e animatore in una parrocchia, secondo i pm Daniela Cento e Lucia Minutella, nel 2011 avrebbe molestato quattro ragazzini che frequentavano la comunità. Le molestie sarebbero avvenute all’esterno della struttura. In un caso gli abusi sarebbero avvenuti durante una gita in un campeggio in Val d’Aosta. La denuncia di alcuni genitori contro l’uomo è stata presentata nel 2013, dopo il racconto del figlio. Secondo l’accusa, le molestie erano una sorta di “penitenza” richiesta da Bovi ai ragazzini. In nessun caso però, secondo il gip di Milano Luigi Gargiulo, c’è stato un rapporto sessuale. Dopo l’arresto, oltre che dalla parrocchia, l’ex Modà è stato allontanato anche dalla band, che nel 2011 si è classificata seconda e terza nel 2013 al festival di Sanremo.