“La vita è breve, fatti un amante!”. È il mantra del sito dei tradimenti per eccellenza, AshleyMadison, quasi 25.000.000 iscritti e il rimborso se non trovi il tuo amante dei sogni. Secondo l’Ami (Associazione avvocati matrimonialisti italiani), il 30% delle separazioni è a causa dei tradimenti avvenuti sui social network e le chat. Come dire, non abbiamo più neanche il tempo di trovarci un amante in palestra o al supermercato, abbiamo perso pure il brivido del proibito. La tensione di essere colti in flagrante l’abbiamo lasciata ai film (d’essai). Ci connettiamo al nostro ipad ed “esaminiamo” i vari pretendenti: una cosa fredda che manco l’era glaciale.

Ne parlavo con un mio amico nella tratta Roma-Milano nel traffico del venerdì sera. E la discussione è inevitabilmente caduta sul perché le donne tradiscono. Io, da brava femmina solidale, mi sono abbarbicata alla mia tesi: “Le donne tradiscono quando non si sentono amate, quando il rapporto non va bene”, tesi miseramente naufragata di fronte alle sue obiezioni. Diciamolo una volta tanto: anche noi, come gli uomini, tradiamo perché ci va. Punto. Perché siamo stufe della routine, della ciambella che lui ha messo su da un po’ di tempo, e perché incontriamo uno che non è Richard Gere, ma gli somiglia tanto. Il problema è ammetterlo.

Cosa possiamo mai dire alla nostra coscienza? “Io amo mio marito ma mi voglio fare una sana scopata con questo tipo”. È impensabile, il grillo parlante avrebbe uno shock anafilattico. E allora, parte il tour del girone dantesco (Inferno, ovviamente). Inizi a pensare che lui, tutto sommato, non ti dice più quel buongiorno sorridente al mattino, che l’altra sera è tornato alle 10 di sera dal lavoro e tu sempre a casa, che non ti compra più le barrette dietetiche. E la cosa peggiore, è che inizi a crederci per davvero. Così, alla fine, trasformi quello che doveva essere una “distrazione” piacevole, in un tormento. E inizi a vedere tutti i difetti del tuo matrimonio. Domanda: dieci frustate dopo l’amplesso non sarebbero state meglio?

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