Il mondo FQ

Talk show, il mercato delle idee

Commenti

Se una trasmissione di approfondimento non approfondisce, a che serve? E se è il servizio pubblico televisivo a diffondere opinioni superficiali su materie cruciali di politica economica e monetaria, quale onesto contributo pensa di offrire alla formazione della pubblica opinione con i soldi dei contribuenti? Non tutte le opinioni si equivalgono e una sciocchezza non diventa certo una verità per alzata di mano: non valgono i principi democratici in materia di idee, alcune non hanno nemmeno diritto di cittadinanza. Ci vuole quindi un supplemento di responsabilità da parte dei conduttori di trasmissioni di servizio pubblico come Ballaròl’audience deve sì contare, ma fino ad un certo punto.

Ho l’impressione che su temi seri e complessi come la permanenza nell’euro, si dia incoscientemente spazio a sedicenti esperti o esperte preferiti, forse per ragioni di audience, a veri economisti che potrebbero, con maggiore preparazione di base e capacità didattica, fornire elementi anche critici, ma certamente utili a far comprendere al grande pubblico televisivo i pro e i contro di una exit strategy. Dando magari anche il tempo necessario per spiegare, senza pretendere di “restringere il ragionamento in una battuta”.

E lo stesso discorso vale per l’ESM/MES, Bankitalia, il fiscal compact, i parametri di Maastricht, ecc., tutti interpretati con troppa leggerezza come il risultato dell’azione di leggendari poteri forti, tralasciando di sottolineare che il principale problema della finanza pubblica italiana, il debito pubblico, non è stato certo creato dalle banche, dalla Germania, dalla speculazione internazionale o dai complotti pluto-giudaico-massonici, ma più semplicemente dalla classe politica italiana degli ultimi trenta anni, cui fa certo comodo, oggi, alimentare questa caccia alle streghe.

Ci mancano forse gli economisti con reputazione scientifica da interpellare? Un criterio semplice ed oggettivo per misurare la reputazione di un economista consiste nel vedere quanto i suoi contributi siano citati negli studi degli altri colleghi. Divertitevi quindi a pesare al mercato delle idee quelli che ci vengono proposti nei programmi di approfondimento del servizio pubblico o sulle reti commerciali.  Le sorprese non mancheranno!

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione