Politica

Tetto agli stipendi manager pubblici, Renzi: “Piaccia o no andiamo avanti”

Il premier in visita a Scalea (Cosenza) per un'iniziativa contro la 'ndrangheta ha assicurato che "la maggioranza approverà al più presto una legge sul voto di scambio". Contestazione di mamme e precari della scuola

Nessun passo indietro, per ora, da parte di Matteo Renzi sul tetto agli stipendi dei dirigenti pubblici: “Piaccia o non piaccia il governo intende andare fino in fondo. E’ il modo di fare la pace con gli italiani”, ha dichiarato il premier in visita a Scalea (Cosenza) durante il suo intervento a una manifestazione contro la ‘ndrangheta promossa dal Pd locale. Non solo, il presidente del Consiglio, ha aggiunto: “Faremo una riforma radicale della pubblica amministrazione” che consentirà tra l’altro di rendere “tutti i dati accessibili” e “semplificare il rapporto dei cittadini con il fisco”.

L’altro punto principale affrontato da Renzi è stato il disegno di legge sul voto di scambio politico-mafioso, approdato alla Camera per la terza lettura. Forza Italia ha già annunciato che farà ostruzionismo contro il ddl, e anche il Nuovo centrodestra del ministro dell’Interno Angelino Alfano ha espresso qualche perplessità. “L’impegno comune della maggioranza – ha precisato però il premier – è fare in modo che una legge sia al più presto possibile approvata, con attenzione a che la norma sia efficace”.

Durante l’intervento, un gruppo di mamme e precari della scuola ha bersagliato di fischi il premier. “Era facile stare chiuso nei palazzi: ho scelto di andare nei luoghi, anche prendendo contestazioni, perché è importante riprendere il rapporto tra le istituzioni e i cittadini”, questa la reazione del presidente del Consiglio.