Non c’è pace per il Movimento 5 stelle a Livorno in vista delle elezioni del 25 maggio. Al termine delle “Comunarie” (7 attivisti in lizza) del 24 marzo che hanno eletto il 44enne ingegnere aerospaziale Filippo Nogarin come candidato sindaco unitario è tornato nuovamente il gelo con il rischio di una nuova scissione (la spaccatura originaria all’interno del movimento risale allo scorso settembre). Gli attriti tra i due meetup (“livorno5stelle.it” che ha presentato 5 candidati tra i quali Nogarin e “5stellelivorno.it” che di candidati ne ha espressi due) sono nati in seguito alle affermazioni del capogruppo dell’Italia dei Valori Andrea Romano nel corso di una seduta del consiglio comunale: “Le voci di corridoio sul Movimento 5 stelle si sprecano. Dieci minuti fa qualcuno mi diceva che hanno già deciso il candidato, sarà un certo Nogarin”. Parole pronunciate circa sette ore prima della chiusura delle votazioni on-line (ancora non è stato comunicato ufficialmente in quanti abbiano votato). Romano ha poi scritto su Facebook: “Stamani in consiglio comunale qualche uccellino mi è venuto a dire che il candidato grillino era già stato scelto ‘in alto loco grillino’ (Sassoon, Casaleggio, e C.) e sarebbe stato Nogarin”.
Così ora gli attivisti del gruppo “5stellelivorno.it” (tra i quali i candidati a sindaco Marco Valiani e Alessio Batini) hanno chiesto formalmente all’altro gruppo di far chiarezza sulla vicenda. Al gruppo “livorno5stelle.it” viene inoltre chiesto se esso si sia volontariamente coordinato nel votare un unico candidato “pur presentandone comunque ben 5 diversi così da produrre l’effetto adeguamento alla volontà di gruppo”. Un fatto che sarebbe “contrario” e “lontano” ai principi di “libertà, giustizia e indipendenza intellettuale” sostenuti dal movimento. Il gruppo ha perciò dichiarato di interrompere “ogni tipo di collaborazione (programma, lista da inviare per la certificazione, campagna elettorale, comunicazione e quanto collegato) fino a una completa e esaustiva chiarificazione”.
Il gruppo non vuole infatti essere associato a alcun atteggiamento di “manipolazione” o “mediazione”. Cosa risponde Nogarin? L’ingegnere dichiara a ilfattoquotidiano.it che “è già stato tutto chiarito” e che soprattutto “non c’è alcuna possibilità di manipolare le votazioni”. E le affermazioni pronunciate da Romano allora come si spiegano? “Il consigliere comunale ha raccolto le parole di un attivista e poi l’ha manipolata, forse per ottenere un po’ di notorietà”. Una versione negata da Romano: “E’ falso, in realtà un’altra persona, non un attivista grillino, mi ha chiaramente detto, di fronte ad altre persone, che il vincitore era stato già deciso “in alto loco” ed era Nogarin”. L’ingegnere comunque conclude: “Il caso si è chiuso. I due gruppi si presenteranno alle elezioni amministrative di maggio con una lista unitaria e con la speranza di ottenere la certificazione ufficiale di lista a 5 stelle”.