“La camorra fa schifo”, “la Terra dei fuochi è una questione nazionale”, “questa terra è stata stuprata”. Nel suo tour dell’immondizia, tra le montagne di ecoballe stoccate a Giugliano in provincia di Napoli e la chiesa di don Maurizio Patriciello a Caivano, il ministro all’Ambiente Gianluca Galletti (Udc) ha usato parole forti per descrivere lo scempio ambientale subito dalla Campania negli ultimi anni. Peccato, però, che sui temi di stretta attualità si sia sempre rifiutato di rispondere. Un esempio su tutti: la decisione del Commissario straordinario alle discariche in Campania, Raffaele Ruberto, di aprire due nuove discariche nel napoletano, una delle quali proprio a Giugliano: “Ho già parlato”, “parlo da stamattina”, “è tutt’oggi che parlo” sono le uniche risposte del ministro quando gli si prova a chiedere la sua opinione in merito. Neppure una giornalista straniera riesce ad avere risposte: “I don’t speak” si limita a dire Galletti camminando tra le ecoballe. Peggio ancora va a Caivano: dopo essere intervenuto il ministro sale in auto e va via, dribblando i numerosi cronisti presenti di Andrea Postiglione
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