Esclusi dalle selezioni online per le Europee. È la denuncia di alcuni attivisti del Movimento 5 stelle di Bologna, arrivata proprio nell’ultimo giorno disponibile per presentare la propria candidatura (il termine scadeva venerdì 28 marzo alle 14). Non militanti qualunque in realtà. L’accusa infatti parte da alcuni dissidenti bolognesi, protagonisti nei mesi scorsi di aspri scontri con i consiglieri comunali, Massimo Bugani e Marco Piazza.
Il primo a dare il via alle polemiche è infatti Andrea Cabassi, responsabile dell’assemblea dei 5 Stelle, la stessa disconosciuta dai consiglieri eletti in Comune. Cabassi scrive su Facebook di essere stato “epurato” dal blog di Beppe Grillo, perché “pensante”, proprio come “tanti altri bolognesi e chissà quanti in tutta Italia”. E poi racconta: “Ero iscritto da così tanto tempo che non mi ricordo neanche più. Non mi mancherà. Avevano paura che ci candidassimo, ma si sbagliavano”. Perché, “per me il Movimento 5 stelle è morto da tempo”.
Secondo Cabassi, alcuni militanti, quelli più critici nei confronti della linea ufficiale, si sono ritrovati con l’iscrizione cancellata. Una mossa che nascerebbe dall’intento di evitare l’eventuale candidatura alle primarie. Il suo post raccoglie il commento di altri bolognesi a 5 stelle. Renato Padoan, ad esempio, attivo nel gruppo di Bologna da molti anni e anche lui tagliato fuori dalle elezioni di maggio. Lasciati a casa anche Bruno Barbieri e Nicola Atzeri, Marco Badiali, Carlo Gubitosa, Alessandro Rinaldi, Roberta Miti, Giampiero Materno e Alberto Razzi. Le regole diffuse alcuni giorni fa sul sito di Beppe Grillo prevedono l’esclusione di tutti coloro ufficialmente diffidati. Non è il caso però di Cabassi e degli altri esclusi, anche se da molto tempo sono in rotta di collisione con i consiglieri comunali e con parte del gruppo dei 5 stelle bolognesi.