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Sicilia, non solo M5S: Corte Conti indaga su rimborsi spese di tutti i gruppi Ars

I magistrati contabili chiedono chiarimenti sui costi sostenuti dai partiti in Regione. La spesa più alta per il personale, quasi mezzo milione di euro, viene contestata all'ex Popolo della libertà

“Non capisco perché si parli solo del Movimento Cinque Stelle: la Corte dei Conti ha chiesto chiarimenti a tutti i gruppi parlamentari”. Giancarlo Cancelleri non ci sta. E direttamente dal blog di Beppe Grillo, arriva la replica del deputato siciliano del Movimento Cinque Stelle, dopo le notizie diffuse riguardo l’interesse della Corte dei Conti su alcune spese sostenute dai gruppi parlamentari all’Assemblea Regionale Siciliana. “Il Fatto Quotidiano ha titolato: M5S Sicilia, Corte dei Conti indaga sulla campagna elettorale di Cancelleri. Sembra una notizia bomba, e magari lo è anche, c’è solo un piccolo dettaglio, è falsa. La Corte dei Conti ha richiesto a tutti i gruppi parlamentari dei chiarimenti inerenti le voci relative ai rendiconti annuali per poter capire in maniera certa le varie spese” scrive il parlamentare siciliano sul blog Grillo.

Ilfattoquotidiano.it aveva rilanciato alcuni lanci di agenzia, che nella serata di mercoledì rendevano note le contestazioni dei giudici contabili al gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle. E non c’era traccia di indagini su altri partiti. Solo il giorno dopo, l’agenzia Adnkronos ha aggiunto altri particolari. E infatti una delibera della sezione controllo guidata da Maurizio Graffeo chiede a tutti i capigruppo di giustificare alcune spese sostenute durante il 2013, in linea con quanto previsto dal decreto Monti. Al Pdl, per esempio, viene contestata una rendicontazione poco chiara: è per questo che i magistrati contabili chiedono di giustificare i 633 mila euro spesi per il personale e per le consulenze esterne. Giustificazioni sui 64mila euro spesi per il personale esterno vengono richieste anche ad Articolo 4, il gruppo formato dall’ex Udc Lino Leanza, e al Pid, il gruppo parlamentare dei Popolari d’Italia Domani, che con appena 4 deputati ha speso 119 mila euro per il personale. Capitolo di spesa che nel caso del Movimento per l’Autonomia tocca la cifra di 340 mila euro.

Il Megafono, il gruppo di Rosario Crocetta, ha invece speso 156 mila euro per pagare gli stipendi al personale: anche lì i giudici chiedono maggiori giustificazioni. Sono un discorso a parte poi i fondi utilizzati per pranzi, convegni e viaggi: al gruppo parlamentare Pid – Grande Sud si contesta una spesa di 30 mila euro per un convegno sulla legge di stabilità, 1.100 euro per quattro pranzi in ristoranti di Palermo e Roma vengono invece contestati al Movimento perL’Autonomia. Il partito di Raffaele Lombardo dovrà spiegare anche perché esistono due biglietti aerei da Roma a Palermo, alla stessa ora dello stesso giorno, intestati entrambi al capogruppo Roberto Di Mauro. I motivi di un viaggio a Bruxelles vengono chiesti anche al Movimento Cinque Stelle. “La Corte dei Conti – spiega Cancelleri – ci chiede il motivo del viaggio al Parlamento Europeo, presto detto, abbiamo partecipato come delegazione parlamentare del M5S alla settimana europea dell’energia sostenibile, abbiamo incontrato Pedro Ballestreros ideatore del Patto dei Sindaci per approfondire il tema e abbiamo incontrato i tecnici del Parlamento per approfondire i temi della programmazione europea 2014-2020. Dicono che il viaggio è costato 6.900 euro? Un’altra balla. Fatture alla mano, solo il pernotto è stato sostenuto con i soldi del gruppo, 11 persone per 4 giorni, ed è costato 1.700 euro. Tutto il resto lo abbiamo pagato di tasca nostra”. Tra le contestazioni dei magistrati contabili anche tremila euro spesi dal gruppo di Articolo 4 per l’acquisto di cancelleria, e le spese relative all’autolavaggio di alcune auto prese a noleggio dal Pd. Curioso poi il capitolo di spesa riservato dal gruppo dei Popolari d’Italia Domani per la pubblicazione di necrologi: 651 euro solo nel 2013.