Cantautore cosentino, classe 1977, giocoliere della parola e imprenditore nel settore dei materiali da costruzioni, Dario Brunori alias Brunori Sas, forte del consenso unanime da parte di pubblico e critica specializzati – nel 2009 si è aggiudicato il Premio Ciampi come miglior disco d’esordio e la Targa Tenco 2010 come miglior esordiente – presenta il suo terzo album intitolato Vol. 3 – Il Cammino Di Santiago In Taxi.  

Anticipato dal singolo Kurt Cobain, dedicato all’icona della musica grunge di cui il 5 aprile prossimo si celebrano i vent’anni dalla morte, è un disco che è stato concepito in un periodo non facilissimo per il cantante: “Sono uscito fuori da tre anni che per  me sono stati, anche in un’accezione positiva, scioccanti – racconta –, sono arrivato a fare questo mestiere in modo casuale, in un frangente della mia vita in cui pensavo addirittura di non proseguire l’attività. Quando ho scritto il primo disco, venuto fuori da un evento triste, la morte di mio padre, ho cambiato completamente dall’oggi al domani la mia vita. Vivevo in Toscana, ma poi mi sono dovuto trasferire a Cosenza per occuparmi della piccola ditta di materiali da costruzioni che gestiva mio padre. E proprio quando i giochi sembravano fatti, mentre vendevo cemento e mattoni, ho incominciato a scrivere le prime canzoni, che poi sono finite nel mio primo disco”.

Un modo per esorcizzare quei momenti durissimi. “Da lì in poi sono stati anni molto belli in cui sono accadute molte cose belle, molte attenzioni, tantissimi concerti. Però non sono il tipo bravo a capire quel che accade quando mi accade. Desideravo fermarmi per un tempo indefinito, dovevo un po’ metabolizzare. Ero un po’ confuso, ho avuto l’esigenza di isolarmi, di ritrovare la serenità”. E così dopo un anno sabbatico, durante il quale “ho iniziato a fare ricerca spirituale, seguendo gli insegnamenti di Gurdjieff e la cosiddetta filosofia Quarta via. Poi, però, siccome sono un tipo molto frettoloso, da qui il titolo Il cammino di Santiago in Taxi, ho cercato di unire questa fascinazione intellettuale con delle pratiche fai da te, con una serie di esercizi fisici durante i quali mi sono anche fatto male… e nonostante la nobiltà degli  intenti, tutto è finito in modo un po’ grottesco. La mia intenzione era molto alta, poi purtroppo nella pratica la cosa è diventata molto buffa, però mi è servita per capire una parte di me. E che è finita nelle canzoni molto intime e dal tono confessionale, come Arrivederci tristezza e Nessuno”.

Quando gli chiedo delucidazioni sul titolo scelto per la sua terza opera, Brunori Sas racconta che “Vol. 3 – Il cammino di Santiago in taxi è stato ispirato da una storia vera. Una signora “bene” che decide di coniugare, a suo modo, ricerca spirituale e massimo comfort compiendo il cammino di Santiago de Compostela direttamente in taxi. Ma non di lei si parla in questo disco. Tanto meno del cammino di Santiago di Compostela. Il tema dell’album è, a grandi linee, la tensione (in me irrisolta) tra profondità e superficie, tra cuore e cervello, o meglio tra cervello emotivo e cervello razionale, e in particolare l’attrito fra due concetti diametralmente opposti. Da un lato il convincimento romantico/ottocentesco che il “tesoro” della vita sia nascosto in profondità e che perciò necessiti di fatica, impegno e pazienza per poter essere scovato. Dall’altro, l’attitudine (imperante nella nostra epoca) di fuggire da quegli stessi valori per frazionare l’esperienza e il senso dell’esistenza in una miriade di piccoli gesti spettacolari, divertenti, medi(ocri?), veloci, superficiali, privi di sacralità”.

Nel frattempo Brunori Sas è in giro per l’Italia con IL CAMMINO DI SANTIAGO IN TOUR (Picicca Studio/Gilda Produzioni): questa sera si esibirà a Roma all’Atlantico, il 4 aprile a Palermo (I Candelai), il 5 aprile a Catania (Mercati Generali), il 10 aprile a Perugia (Afterlife), l’11 aprile a Napoli (Duel Beat), il 12 aprile a Bari (Demodè), il 17 aprile a Pescara (Tipografia), il 18 aprile a L’Aquila (Set Action & Stage), il 19 aprile a Livorno (The Cage). Info biglietti su www.brunorisas.it.

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