Cronaca

Ior, sventata mega truffa. Sequestrati titoli per miliardi di euro

Un olandese e un americano fermati all'ingresso di Sant'Anna con titoli falsi che intendevano depositare nell'Istituto per ottenere una linea di credito. Hanno millantato conoscenze con due cardinali. Sono stati fermati e consegnati agli agenti italiani in base ai nuovi accordi antiriciclaggio

Una mega truffa ai danni dello Ior, l’istituto di credito della Santa Sede, è stata sventata dalla Guardia di Finanza in collaborazione con la Gendarmeria vaticana. Secondo quanto si apprende, sono stati sequestrati titoli di credito al portatore per miliardi di euro, dollari e altre valute pregiate. Denunciati due stranieri, uno dei quali aveva tre passaporti.

Protagonisti della truffa, sempre secondo quanto si apprende, un olandese e un americano. I due uomini sono stati bloccati mentre entravano in Vaticano dall’ingresso di S. Anna muniti di una valigetta e intenzionati a depositarne il contenuto di titoli falsi per miliardi di valuta pregiata allo Ior. Fermati dalla Gendarmeria vaticana hanno millantato conoscenze con due cardinali. Il loro obiettivo era ottenere l’apertura di una linea di credito con cui, poi, agire sui mercati internazionali. L’operazione è stata possibile grazie alla nuova normativa antiriciclaggio approvata dal Vaticano. La Guardia di finanza ha poi proceduto alla perquisizione delle camere d’albergo occupate dai due truffatori dove sono stati ritrovati timbri, certificazioni di carattere finanziario, telefoni, computer e tre passaporti validi rilasciati da Olanda e Malesia. I due uomini sono stati denunciati tanto all’autorità vaticana quanto a quella italiana. Sulla base degli accordi previsti dal Trattato lateranense sono stati comunque consegnati alle autorità italiane. E’ la prima volta che Gendarmeria e Guardia di finanza collaborano in un’operazione di questa portata.

I due autori della tentata truffa “non sono clienti né tantomeno erano attesi da qualcuno allo Ior”, e risultano pertanto totalmente estranei all’attività dell’istituto e sconosciuti al personale. E’ quanto precisa un portavoce dello Ior.