Il gruppo Bmw investirà entro il 2016 un miliardo di dollari nell’impianto americano di Spartanburg, South Carolina, dove vengono prodotte le Suv della famiglia “X” per tutto il mondo (ad eccezione della X1, che nasce in Germania). Durante la cerimonia per i vent’anni dell’impianto, il presidente del consiglio d’amministrazione del gruppo tedesco, Norbert Reithofer, ha annunciato che la capacità produttiva sarà espansa dalle attuali 300mila unità annue a 450mila. “Creeremo altri 800 posti, portando la forza lavoro di questa fabbrica a 8.800 persone – ha detto Reithofer – Così, Spartanburg diventerà il nostro primo impianto al mondo in termini di capacità produttiva”.
Il successo delle Suv di lusso X1, X3, X5 e X6 è testimoniato dai numeri: l’anno scorso, ne sono state vendute complessivamente 462.575 esemplari, pari al 28% circa delle vendite complessive del marchio BMW. Reithofer, che s’è fatto immortalare a Spantarburg di fronte alla nuova X4, la cui commercializzazione inizierà in estate in Italia, ha anche anticipato l’arrivo di una new entry per la famiglia X: la X7. La grande Suv, che era stata annunciata anni fa e poi cancellata a causa della sfavorevole congiuntura economica, dovrebbe arrivare sul mercato entro tre o quattro anni. Non sono state rilasciate informazioni ufficiali, ma è probabile che si tratti di una sette posti pensata principalmente per gli Stati Uniti.
L’X7 è solo l’ultimo dei modelli annunciati dal gruppo BMW, che negli ultimi anni ha allargato la sua gamma con una serie di vetture inedite. Non solo tutte le varianti della Mini e le citate X4 e X7, ma anche la monovolume compatta Serie 2 Active Tourer e la versione GranCoupé della Serie 4, che s’aggiunge alle Coupé e Cabrio. Per non parlare della nuova famiglia “i” di modelli ecologici, per cui è stata addirittura progettata una nuova struttura in alluminio e fibra di carbonio chiamata DriveLife. L’elettrica i3 è già in vendita, a breve arriverà anche la sportiva ibrida plug-in i8.
L’esuberanza del gruppo BMW si spiega con gli ottimi risultati ottenuti anche nel 2013: 1,96 milioni di automobili vendute (tanto che l’obiettivo 2 milioni, inizialmente previsto per il 2016, sarà raggiunto con ogni probabilità l’anno prossimo) e 5,3 miliardi di profitto netto che hanno garantito a tutti i dipendenti che lavorano in Germania il più alto bonus annuale della storia del gruppo. Gli investimenti in ricerca e sviluppo, nel 2013, sono stati ingenti (4,3 miliardi euro) e i programmi per il 2020 sono ambiziosi: arrivare a produrre auto che, in media, producano il 50% in meno di CO2 rispetto al 1995 e con processi produttivi del 45% energicamente meno dispendiosi rispetto al 2006.