“Oggi dalle 10 alle 21 si procederà al primo turno delle elezioni per determinare i candidati nelle liste per il Parlamento europeo del Movimento 5 Stelle. E’ possibile scegliere fino a tre candidati tra coloro che si sono proposti”. Beppe Grillo dal suo blog lancia il primo turno per scegliere, rigorosamente online, i candidati M5S. Gli attivisti potranno votare con 3 preferenze solo per i nomi nella propria Regione. Il candidato più votato entrerà di diritto nelle liste finali. Gli altri candidati nella circoscrizione (utilizzata per il voto alle europee) andranno a un secondo turno nella misura di 30 per la circoscrizione Nord Ovest (Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Piemonte), 18 per la circoscrizione Nord Est (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto), 20 per la circoscrizione Centro (Lazio, Marche, Toscana, Umbria), 24 per la circoscrizione Meridionale (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia), 12 per la circoscrizione Insulare (Sardegna, Sicilia). I candidati per il secondo turno saranno scelti in base al numero totale di preferenze raccolte nel primo turno e votati al secondo turno su base circoscrizionale europea. Nel secondo turno si vota con 3 preferenze per i candidati nella propria circoscrizione europea che hanno superato il primo turno. Saranno candidati alle elezioni europee i più votati fino a riempimento delle liste della circoscrizione dedotti i più votati nelle singole Regioni al primo turno. A votare saranno gli iscritti al MoVimento 5 Stelle entro il 30 giugno scorso e con documento certificato entro il 20 marzo 2014 non diffidati.

Video su Youtube. Profili su Facebook e Twitter e addirittura per alcuni curriculum online e sito personalizzato. Gli aspiranti candidati del Movimento 5 Stelle hanno poche ore per farsi conoscere e cercano di sfruttare tutti gli strumenti possibili. Tanti i volti sconosciuti, ma anche vecchie conoscenze tra gli attivisti della prima ora. Si candida ad esempio Matteo Ponzano, ex dj della web tv La Cosa: “Ho detto tante volte che non mi sarei candidato”, spiega nel suo video online, “Ho deciso di sconfessarmi e di candidarmi per il mio Paese”. Nel Lazio si presenta Francesco Maria Evangelisti, dell’ufficio stampa della regione e collaboratore del consigliere Davide Barillari, ma anche Emanuele Sabetta, tra gli attivisti promotori della piattaforma “Parlamento elettronico” (esperimento non ufficiale del Movimento 5 Stelle). Nelle liste ci sono anche alcuni collaboratori dei portavoce M5S in parlamento: Emanuele Menicocci (nello staff di Elena Fattori) e Fabio Massimo Castaldo (assistente di Paola Taverna) per il Lazio, Lorenzo Andraghetti (collaboratore di Paolo Bernini) per l’Emilia Romagna, Stefano Gilardi per il Piemonte. Tra i volti noti, anche Dario Pataccini, ex giornalista di Sette Gold in Emilia Romagna poi sospeso dall’ordine dei giornalisti per lo scandalo delle interviste a pagamento. Tra gli ex consiglieri comunali che ora tentano la strada del Parlamento c’è David Borrelli, ex eletto a Treviso e che ha fatto un solo mandato.

Il voto coinvolge oltre 4500 candidature e ha visto qualche polemica all’interno per l’organizzazione. Nel bando uscito la settimana scorsa infatti, non era indicata la data di inizio votazioni e in molti lamentano le difficoltà dell’organizzarsi all’ultimo minuto. “Una mia breve considerazione”, scrive su facebook il deputato Cristian Iannuzzi, “su queste nostre parlamentarie europee. Il metodo attuale di candidatura, calato dal blog senza preavviso, senza possibilità di condividere il percorso e coinvolgere la parte sana e attiva del Movimento sul territorio, ha prodotto una serie di criticità. la prima, causata dalla mancanza di deadline all’inizio della presentazione delle candidature, ha fatto si che molti cittadini attivisti in buona fede, si siano presi del tempo per riflettere e decidere sulla propria candidatura, e siano stati di fatto tagliati fuori dalla competizione elettorale. In questo modo si è favorito quindi, chi aveva da tempo in animo di candidarsi, e chi ha aderito al Movimento solo a questo scopo”. Una modalità che, secondo Iannuzzi, avrebbe favorito solo alcuni: “Proprio le logiche in antitesi con le nostre modalità di candidatura, che sono da sempre volte a candidare il cittadino meno ambizioso e meno interessato. Gli ulteriori tempi stretti che si danno oggi per le votazioni, riducono la possibilità per il cittadino iscritto al portale, di poter votare in piena coscienza e consapevolezza, approfondendo le candidature al fine di scegliere il candidato ritenuto migliore, tra quelli scampati alla prima fase. C’è stato tutto il tempo per farlo, e farlo bene. Avevamo modo di predisporre queste primarie in modo condiviso e partecipato. Non lo si è voluto fare e non ne comprendo i motivi. Comunque, in queste condizioni, io personalmente non me la sento di partecipare al voto. Sarebbe come giocare alla lotteria, e io mi sono sempre schierato convintamente contro il gioco d’azzardo”.

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