Questa la decisione della III corte d’Assise. La condanna è stata emessa per cinque delle sette morti per le quali era a processo Angelo Stazzi, accusato di aver ucciso i pazienti ricoverati in una casa di riposo alle porte di Roma. Accolta la richiesta della Procura
Condanna all’ergastolo per l’infermiere Angelo Stazzi, accusato di aver ucciso sette anziani ricoverati in una casa di riposo alle porte di Roma. Questa la decisione della III corte d’Assise. La condanna è stata emessa per cinque delle sette morti per le quali era a processo.
Il pm aveva chiesto il fine pena mai mentre la difesa di Stazzi aveva sollecitato l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”. Secondo l’accusa le morti degli anziani pazienti sarebbero state provocate da iniezioni di insulina in soggetti non diabetici, e, in due casi specifici, anche di psicofarmaci. “I periti escludono si possa parlare di somministrazione d’insulina come causa di decesso. È una ipotesi sia l’utilizzo di questo farmaco, sia la mano che l’avrebbe somministrata. Non ci sono prove” aveva detto l’avvocato di Stazzi, Cristiano Conte, chiedendo in aula l’assoluzione per il suo assistito.
I giudici invece hanno condannato Stazzi e la casa di riposo, Villa Alex, al risarcimento dei danni in sede civile. Le morti per le quali Stazzi è stato condannato risalgono al periodo gennaio-ottobre 2009. “Giustizia è stata fatta – dice Enzo Rinaldi, figlio di Maria Teresa Cutullè – E tutto questo serva anche da monito per altri operatori del settore nell’applicare professionalità alla cura degli anziani. Anche questo rende la nostra società una società civile“.