Accusato di essere l’intermediario delle presunte tangenti pagate dalla controllata di Finmeccanica AgustaWestland per la vendita di 12 elicotteri all’India il prossimo 11 aprile si dovrà presentare davanti al gup per discutere sul patteggiamento. Secondo l’accusa, l'azienda che produce elicotteri nel 2010 avrebbe pagato tangenti a funzionari indiani per ottenere l’appalto da 560 milioni di euro
Era il 19 ottobre 2012 quando il consulente italo americano Guido Ralph Haschke, accusato di essere l’intermediario delle presunte tangenti pagate dalla controllata di Finmeccanica AgustaWestland per la vendita di 12 elicotteri all’India, viene arrestato e scarcerato per riciclaggio in Svizzerra.
Ma l’uomo, considerato intermediario per la mazzetta, ha raggiunto un accordo con la Procura di Busto Arsizio (Varese) per il patteggiamento di un anno e 10 mesi di reclusione per corruzione internazionale. Il prossimo 11 aprile si terrà l’udienza davanti al gup per discutere sul patteggiamento. Secondo l’accusa, l’azienda che produce elicotteri nel 2010 avrebbe pagato tangenti a funzionari indiani per ottenere l’appalto da 560 milioni di euro.
Agli inquirenti poi Haschke racconta di aver versato somme di denaro, dall’importo oscillante tra i 50mila e 100mila euro, in cambio dell’interessamento per far ottenere consulenze presso società della holding, e chiama in causa Paolo Pozzessere, il dirigente Finmeccanica finito in carcere il 24 ottobre 2012. “A Londra – aveva affermato – gli diedi 10mila euro che lui mise in tasca e poi mi disse di averli smarriti. Ho pagato – ha poi spiegato – perché mi introducesse in altri settori. L’ho conosciuto che era in Alenia”. I magistrati avevano ascoltato Pozzessere che aveva ammesso i rapporti di conoscenza con Haschke negando con fermezza di aver ricevuto da lui somme di denaro.