Vogliamo fare una cosa semplice: rendere più umana ed efficiente l’assistenza sanitaria italiana.
Forse anche quella mondiale.
Oltre agli sprechi e alla corruzione c’è la questione delle cure inadeguate.
Venerdì 11 aprile con l’apertura della Scuola di Naturopatia Complementare iniziamo la battaglia per riformare l’idea della cura in Italia. Non è un progetto ambizioso, è di più!
Non proponiamo terapie alternative.
Siamo partiti 32 anni fa accorgendoci di una grossa incongruità nel modo di gestire la sanità italiana: sui testi di medicina si studiano tutta una serie di cure complementari, che centinaia di ricerche sperimentali dimostrano essere estremamente utili per rafforzare gli effetti delle cure specifiche. Ma poi queste terapie d’appoggio vengono troppo spesso dimenticate nella pratica medica e ospedaliera quotidiana.
Tutti i testi medici, descrivono con dovizia di particolari la relazione tra la respirazione diaframmatica e la sua azione di supporto al lavoro di pompaggio del sangue svolto dal cuore. Ma poi questa constatazione innegabile tende a perdersi per strada e non vengono prescritti esercizi respiratori. Perché? Non c’è tempo, non ci sono soldi, i pazienti stessi generalmente sono refrattari a impegnarsi su queste “sciocchezze di contorno” e per giunta c’è poco personale paramendico specializzato.
Lo stesso potremmo dire di molti interventi chirurgici per problemi articolari, o incontinenza post menopausa, che potrebbero essere evitati con una ginnastica adeguata e di tutta una serie di disturbi che potrebbero essere ridotti con il massaggio o la rieducazione posturale, il biofeedback, il movimento rallentato o il rilassamento progressivo.
E potremmo risparmiare tonnellate di pasticche per molti tipi di mal di testa, gastriti o dolori mestruali intervenendo con tecniche dolci.
Anni di pratica ci hanno dimostrato che queste terapie complementari sono anche convenienti dal punto di vista economico perché riducono l’uso di farmaci, i tempi di cura e migliorano lo stato psicologico delle persone.
In Italia si parla spesso di salute solo in termini di diritto all’assistenza medica e di tagli ai costi senza discutere la qualità globale della cura; si sottovaluta l’effetto positivo del coinvolgimento dei pazienti nel processo di guarigione. I disturbi dei singoli organi vengono affrontati senza metterli in relazione con il resto del corpo e con lo stato psicologico. L’essere umano viene così considerato una macchina: se il cambio si è rotto lo si sostituisce, se manca il carburante lo si aggiunge. Ma l’essere umano non è una macchina e la scienza da tempo ha dimostrato che tutto è estremamente interconnesso e che tanto più sono capace di agire in modo globale (olistico) tanto più sarà efficace la terapia.
Ho sentito più volte i giornalisti chiedere a Patch Adams: “In che percentuale la comicoterapia guarisce?” E lui immancabilmente risponde: “Non lo so e non mi interessa, io so che quando sono con un bambino malato lui si diverte e non sente dolore. Se combatti contro la morte alla lunga perdi, perché moriamo tutti, ma se lotti per il benessere della persona vinci sempre”.
Quello che vogliamo fare è creare uno squadrone di professionisti che vada a criticare con la pratica di un approccio globale l’estrema medicalizzazione e parcellizzazione della Sanità.
Vogliamo mettere in crisi la visione della malattia ospedale per ospedale, quartiere per quartiere.
In Italia c’è spazio per almeno 10 mila naturopati complementari che faranno risparmiare alla collettività tonnellate di medicine, migliaia di interventi chirurgici, e produrranno un risparmio enorme anche per le casse dello stato. Curare globalmente conviene!
Per esperienza sono sicuro che questo approccio diventerà dominante nei prossimi 10 anni. Quando 25 anni fa iniziammo a fare corsi sulla comicoterapia parevamo pazzi. Dovemmo perfino occupare il Ministero della Salute per ottenere che venisse legalizzata la comicità. Ora è difficile trovare un solo ospedale dove non siano arrivati i clown dottori.
Quando nel 1986 iniziammo a praticare l’ippoterapia con persone diversamente abili o con problemi mentali ci dicevano che eravamo degli illusi. Oggi sono centinaia i centri che utilizzano l’impatto emotivo dei cavalli o dei cuccioli come terapia complementare.
Quando nel 1987 iniziammo a collaborare alla campagna per il parto dolce i reparti dove si permetteva alle donne di partorire in modo naturale erano forse 5. Ora sono la maggioranza.
E proprio negli ultimi anni, dopo due decenni di informazione indipendente, si sta imponendo la ginnastica del pavimento pelvico come sistema di cura per molti disturbi femminili.
Per questo oggi siamo convinti che saremo capaci di continuare a incidere sulla cultura della salute.
Per farlo, ci serve formare una prima ondata di innovatori sanitari olistici.
Vuoi essere della partita?
Il venerdì 11 aprile alle ore 21,30 inizierà il corso. Puoi venire ad Alcatraz oppure lo puoi seguire via web tv su alcatraz.it (sabato ore 11-15 e ore 17-20; domenica ore 11-13).
La partecipazione alle lezioni via web è gratuita. La partecipazione di persona, compresa la pensione completa, è gratuita per chi non ha soldi. Per saperne di più clicca qui e pui vedere il video di presentazione qui