“Da questo incontro non è venuto fuori niente di buono. Non ci sarà il rinnovo del contratto, scaduto nel 2009, e non c’è nessun piano di stabilizzazione dei precari se non l’accesso ai concorsi pubblici con punteggi più alti”. Così i sindacati di base del Pubblico Impiego dopo un presidio e un tavolo con il ministro per la Pubblica Amministrazione Marianna Madia. “Non ci accontentiamo degli 80 euro promessi dal governo Renzi – continuano – non si può sostituire un diritto come il rinnovo del contratto con una donazione. A questo punto valutiamo l’ipotesi di uno sciopero generale“. “Nella pubblica amministrazione bisogna investire non rottamare – dice un lavoratore – I servizi vanno implementati ma non si migliora con i tagli lineari”. Sull’ipotesi di prepensionamenti annunciati dal ministro i sindacati di base sono critici: “Come ha affermato la Ragioneria di Stato mandare in pensione la gente costa perché si deve pagare la pensione, il tfr e lo stipendio del lavoratore che subentra. Temiamo che questo progetto si trasformi in un’ulteriore sforbiciata al personale con servizi sempre più carenti”  di Annalisa Ausilio

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