Il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 6,7%, mentre gli analisti si attendevano una discesa al 6,6%. Ma il dato dipende anche dal fatto che mezzo milione di americani che prima non cercavano nemmeno lavoro hanno ricominciato a farlo, segno di un maggiore ottimismo
L’economia americana ha creato in marzo 192mila posti di lavoro e il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 6,7%, lo stesso registrato a febbraio. Lo ha comunicato il Dipartimento del lavoro. Il dato è lievemente inferiore a quanto avevano previsto gli analisti, che puntavano su quota 195mila e un tasso in calo al 6,6%. Tuttavia l’aumento del tasso è dovuto anche al fatto che a marzo mezzo milione di americani che in precedenza erano nelle fila degli “scoraggiati”, le persone che non cercano più lavoro perché disperano di poterlo trovare, si sono rimessi in cerca di lavoro. E la maggior parte di loro è in realtà riuscita a trovare un’occupazione. L’incremento delle persone che cercano lavoro è un segnale positivo: significa maggiore ottimismo sulle prospettive dell’economia statunitense.
A febbraio i nuovi impieghi calcolati dal governo Usa, che non include nella sua rilevazione il settore agricolo, erano stati pari a 197 mila.