Da molto tempo ho proposto un nuovo metodo di controllo e di gestione dei dati sanitari che sposti il fulcro dalle Istituzioni al paziente per renderlo unico responsabile della conservazione dei propri dati sanitari nel suo “Diario della salute”.
Questo metodo, a differenza della carta regionale dei servizi e del prossimo fascicolo sanitario elettronico, è interamente gestito dal cittadino-paziente, senza interposizione delle Istituzioni. La “nuvola” di immagazzinamento dei dati viene aperta dall’impronta digitale o, nel caso ci si trovi all’estero, da un codice personale. In essa verranno scritti tutti i dati quali ad esempio farmaci, che saranno erogati direttamente, esami, interventi chirurgici. Non occorrerà più, ad esempio, fare il rinnovo della patente perché il paziente potrà inviare direttamente al Ministero l’ultima visita oculistica, quella si completa! I medici del territorio ritorneranno a fare i medici di fiducia perché verranno alleggeriti del lavoro burocratico e i pronto soccorso si libereranno dei codici bianchi e verdi che potranno andare dal medico di famiglia.
Al diario è allegata una agenda della salute che, con messaggi di allerta, ci ricorda l’ora di una terapia, l’appuntamento per un esame clinico o di una visita. Il diario della salute non è modificabile, come ad esempio possono essere le cartelle cartacee, essendo in gestione al paziente che ha interesse a conservarlo e a farlo visionare. Solo la percezione del controllo riduce il rischio di abuso della professione medica, inteso come prescrizione di farmaci o esami inutili o, peggio, interventi.
Possono essere annotate direttamente anche le fatture sanitarie o i ticket che verranno inviate in modo telematico al ministero e ai commercialisti di riferimento con riduzione della possibile elusione fiscale. Massima portabilità e libertà di utilizzo al bisogno con l’impronta. Ricordo che la carta regionale dei servizi non è mai partita realmente, facendoci comunque spendere miliardi di euro, e il fascicolo sanitario elettronico partirà con difficoltà e verrà comunque gestito in diversi modi da regione a regione con il rischio di essere inutilizzabile anche solo negli spostamenti e all’estero.
Pensate come potrebbe essere utile che la nostra nuvola ci segua se, ad esempio, occorresse improvvisamente e velocemente visionare un esame del sangue, che magari è stato eseguito da poco, in un nostro viaggio di lavoro o di piacere.
Il Movimento 5 Stelle lo ha adottato permettendo la sua diffusione prima tramite La Cosa poi, nella seduta del Consiglio regionale lombardo del 1° aprile 2014, grazie a Silvana Carcano, che ringrazio personalmente, arriva come proposta attuativa direttamente all’assessore alla sanità.
“Il mondo digitale fa grossi passi in avanti” dice Silvana Carcano. “Un software che consente al paziente di attivare uno spazio virtuale personale in modo tale da caricare i dati della sua condizione di salute avendoli sempre a disposizione attivandolo semplicemente con l’impronta digitale”
Un primo passo che ha una lunga strada da percorrere contro il fascicolo sanitario elettronico, derivazione della tessera regionale dei servizi, che non ha mai avuto luce e che continua ad essere rinviato e complicato dalle Istituzioni e dalle Regioni che lo applicheranno in modi differenti.
Mettiamo il mondo sanitario nelle mani del cittadino-paziente.