La Banca centrale europea discute per la prima volta di operazioni di acquisto di attivi su larga scala, il cosiddetto quantitative easing. La Bce lascia i tassi di interesse invariati anche se il passo dell’inflazione nella zona euro è il più lento in oltre quattro anni, una decisione in linea con le aspettative degli economisti interpellati nei sondaggi di stima. Secondo il presidente Mario Draghi l’economia della zona euro è ancora a rischio e le prospettive potrebbero anche deteriorare.
Fausto Panunzi – Professore di economia politica dell’Università Bocconi da Milano: “Oggi Draghi dice per la prima volta che la banca centrale è disposta a fare quello che in realtà è ovvio che possa essere una misura utilizzata dalla Bce, meglio tardi che mai, inoltre come strumento per rassicurare i mercati sulla volontà di intervenire io credo che il quantitative easing sia un’azione da considerare anche nella zona euro“.