La puntata de L’Arena di Massimo Giletti, andata in onda ieri su RaiUno e dedicata in parte ai falsi invalidi, pare abbia fatto arrabbiare l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Con un comunicato diffuso in mattinata (“Massimo Giletti, un naso lungo da Pinocchio“), infatti, l’associazione presieduta da Mario Barbuto ha espresso “profondo rammarico e vivo sconcerto per le modalità con le quali è stata organizzata la trasmissione”.

In pratica, pare che la redazione del contenitore domenicale di RaiUno avesse in un primo momento invitato in trasmissione un rappresentante dell’associazione, salvo poi annullare l’invito giovedì mattina, causa rinvio a data da destinarsi dell’argomento “falsi invalidi”. La sorpresa deve essere stata tanta, dunque, quando ci si è accorti che Giletti ha regolarmente affrontato il tema, anche senza il rappresentante dell’Uici. Ecco perché, nel comunicato, il presidente Barbuto non risparmia al giornalista e conduttore parole di fuoco: “La faziosità e la superficialità con le quali Giletti aveva già affrontato in passato l’argomento dei falsi ciechi ci erano note”. 

Al telefono, il presidente Barbuto rincara la dose: “Della trasmissione di ieri non abbiamo apprezzato né il metodo né il contenuto. Eravamo stati invitati a partecipare, ma giovedì abbiamo ricevuto una telefonata nella quale ci era stato detto che il dibattito sui falsi invalidi era stato rinviato ad altra data. Per quanto riguarda il contenuto, invece, Giletti continua ad affrontare episodi di falsa invalidità, che ovviamente non vogliamo negare, senza mettere in luce il fatto che per ogni falso cieco esiste una commissione che lo ha certificato. Ed è lì che va cercata la responsabilità. L’Inps, peraltro, ha esternalizzato gli accertamenti, con conseguenti costi enormi per la collettività, ma il 97% di chi ricorre contro la sospensione della pensione di invalidità vince la causa. Ci chiediamo dunque se sia questa la procedura più corretta”. Sì, ma Giletti che c’entra? “Un argomento così delicato va trattato seriamente e senza polveroni e scandali. I falsi ciechi sono i veri nemici dei ciechi. La Rai e Giletti dovrebbero organizzare una trasmissione invitandoci per chiarire il nostro punto di vista sulla questione”.

Massimo Giletti, interpellato al telefono, cade dalle nuvole: non sapeva del comunicato dell’Uici e non si scompone più di tanto. “Semplicemente abbiamo deciso di invitare il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, non vedente, che ha rappresentato al meglio le persone che hanno problemi di vista. La sua è una storia interessante: quella di un uomo che non vede più ma non si lascia travolgere dagli affanni e dentro sé trova la forza per dimostrare che anche una persona non vedente può realizzarsi nella vita”. All’epiteto Pinocchio, il giornalista preferisce non rispondere: “Non faccio nessun commento. Ho grande rispetto per tutti. Quello che mi importa è portare al centro del dibattito il tema della disabilità. Le chiacchiere non mi interessano. Ho dedicato 40 minuti al tema della falsa invalidità, cercando di capire cosa prevede la legge 138, se ci sono errori di valutazione o limiti normativi. Io tutelo i veri invalidi, non i furbi”.

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