Il leader dell'Fpoe rinuncia alla candidatura dopo le polemiche sulle sue affermazioni documentate dalla Suddeutsche Zeitung. L'Ue? Un "conglomerato di negri". E i siciliani: "Non si percepiscono perché alti 1,60"
Si ritira dalle elezioni europee dopo le polemiche sulle sue posizioni razziste Andreas Moelzer (il primo a sinistra nella foto), candidato di punta alle europee per il partito di destra Fpoe. Moelzer aveva paragonato l’Ue al terzo Reich, definendola un “conglomerato di negri”. E aveva deriso anche i siciliani, per la loro bassa statura.
“La Bruxelles reale – aveva sostenuto in un convegno a febbraio, documentato dalla Sueddeutsche Zeitung – è davvero così: tutti, dai portoghesi fino agli estoni, dagli svedesi fino ai siciliani, che uno nemmeno percepisce, perché in parte sono davvero alti soltanto 1.60, tutti ridono di noi, dei tedeschi e degli austriaci. E noi siamo gli unici puntuali agli appuntamenti, e siamo gli unici che lavorano già alle 9 e non alle 11”. Secondo Molezer, inoltre, “l’Ue, nel suo sviluppo attuale, diventa una dittatura burocratica politicamente corretta, una dittatura paternalistica, che prescrive ogni cosa alla gente, e che sviluppa una dinamica della regolamentazione rispetto alla quale l’Unione sovietica o anche il Terzo Reich, e lo dirò a rischio di essere frainteso, erano innocue e liberali. Perché sicuramente non c’erano tutte queste regole e prescrizioni, precetti e prescrizioni come oggi in Ue”.