“Se ne vanno per tenersi il malloppo”. Almeno per i primi mesi, salta l’accusa per i dissidenti espulsi dal Movimento 5 Stelle. I nove fuoriusciti (quattro espulsi e cinque dimissionari poi cacciati) hanno infatti annunciato che per i mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio hanno reso la parte non rendicontata della diaria. “Prosegue l’impegno con gli elettori e il Paese: restituiti 106.244,39 euro a favore di Onlus e Associazioni Benefiche”. Lo rendono noto in una nota congiunta i senatori Lorenzo Battista, Alessandra Bencini, Laura Bignami, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella, Monica Casaletto, Maria Mussini, Luis Orellana e Maurizio Romani. “Coerentemente con l’impegno sottoscritto con gli elettori – affermano – abbiamo destinato in relazione al periodo Novembre 2013-Febbraio 2014, un totale di Euro 106.244,39. Le ricevute dei bonifici verranno pubblicate online, nelle pagine personali dei senatori”. La cifra – prosegue la nota – è stata destinata alle seguenti associazioni/finalità: Comunità San Martino al Campo (TS), AISLA FVG, AIAS Trieste, Fondo Assistenza Personale Carabinieri, Fondo di Garanzia PMI, Angeli della Notte ONLUS Palermo, Emergency, Associazione Pianeta Down ONLUS Pescara, Associazione Habibi Orfanotrofio Betlemme, Lega del Filo d’Oro ONLUS, Agenzia n. 1 per Ayamè ONG Pavia, Ristrutturazione Scuola di Palermo.
La decisione è in linea con i loro ex colleghi del Movimento 5 Stelle che ogni mese restituiscono (e destinano al fondo del Ministero dell’economia per la piccola media impresa) metà dello stipendio e la diaria non rendicontata. Due finora i restitution day organizzati dai 5 Stelle. Il primo a luglio, il secondo a dicembre per un totale di oltre 3 milioni e 500mila euro. Ma non tutti i fuoriusciti nel corso dei mesi si comportano allo stesso modo. Nessuna notizia ad esempio sui due ex alla Camera Ivan Catalano e Alessio Tacconi. Stessa situazione per Vincenza Labriola e Alessandro Furnari: se ne andarono tra le accuse “di volersi tenere i soldi” e non si hanno più avuto notizie sulle loro restituzioni. Così anche Adriano Zaccagnini e Marino Mastrangeli. La senatrice Adele Gambaro invece restituisce periodicamente parte del suo stipendio e della diaria e lo destina una onlus di Bologna.