Dopo le manifestazioni filorusse che nei giorni scorsi hanno attraversato varie città e alla proclamazione della Repubblica popolare di Donetsk, arriva la risposta del governo ucraino. Kiev ha inviato forze speciali di polizia nell’Ucraina sud-orientale, dove attivisti filorussi hanno occupato alcuni edifici pubblici. Il ministro dell’Interno Arsen Avakov ha annunciato l’inizio di una ‘operazione anti terrorismo’ a Kharkiv dove la polizia ha liberato il palazzo del governo arrestando 70 filorussi. Blitz delle forze dell’ordine anche a Donetsk, dove è stata sgomberata la sede dei servizi segreti, caduta nelle mani dei dimostranti nei giorni scorsi. Intanto Mosca ha espresso “preoccupazione” per l’operazione di polizia lanciata da Kiev, chiedendo di “fermare immediatamente qualsiasi preparazione militare, che potrebbe scatenare una guerra civile”.

Il parlamento ucraino ha inoltre approvato degli emendamenti al codice penale che inaspriscono le pene previste per i reati contro lo Stato. Hanno votato a favore 231 deputati, appena cinque in più del quorum richiesto. Chi attenta all’unità territoriale ucraina rischia ora dai tre ai cinque anni di reclusione (prima la pena massima era di tre anni) e dai cinque ai dieci anni se si tratta di un’autorità pubblica. La proposta era stata avanzata dal capogruppo del partito ‘Patria’ di Iulia Timoshenko e Serghii Sobolev.

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