“Ce lo impone l’Europa, ma il test d’ingresso è ingiusto. È il risultato di tutti i tagli fatti all’università”. Andrea Gozzellino è il portavoce di Studenti Indipendenti, gruppo universitario che ha organizzato un flash mob durante il test d’ingresso di Medicina a Torino. Sono quasi 3000 gli studenti iscritti alla prova, ma meno di uno su dieci avrà la possibilità di iscriversi a settembre. Questo anno il test è stato anticipato di diversi mesi, andando così a sovrapporsi alle ultime verifiche nelle scuole superiori. “Ci hanno spinto a scegliere – spiega una giovane studentessa – se ci prepariamo per il test dobbiamo trascurare la maturità”. Altre polemiche nascono dal costo della prova: “100 euro –continua Gozzellino – senza differenziazione a seconda del reddito e adesso l’università di Torino sta pensando di inserire il test anche per Lingue e Agraria” di Cosimo Caridi