Riforme Renzi: il vecchio, il giovane e il cattivo
Se fossimo in uno spaghetti western, il film si aprirebbe con l’incontro tra il vecchio sceriffo ed un giovane pistolero di belle speranze, un avventuriero che, spinto da una assoluta sete di ambizione, viene adottato dal vecchio, come suo degno successore. E poi c’è il cattivo, per il quale è già pronta la corda. Ma, come in uno spaghetti che si rispetti, non basta una corda a fare un impiccato. Il buono – che poi tanto buono non è – si accorda con il cattivo – che così cattivo non sembra più – per “ripulire” insieme la città. Il cattivo si ritrova, così, dalla parte del giovane e dello sceriffo, e scopre allora i traffici dei due, che si servono del cattivo per nascondere e coprire i loro affari.
Usciti dalla sala – dopo un finale che non vi riveleremo – gli spettatori rifletterebbero sul fatto che, dopotutto, tolte le pistole e la polvere del West, la loro realtà quotidiana non è poi così diversa. Il vecchio assiste oggi con piacere all’opera del giovane, che sta portando a compimento la distruzione dell’ordinamento costituzionale dello Stato. Certo l’Italia ha bisogno di riforme, ma le Costituzioni non si modificano soltanto per compiacere ai mercati e difendere una moneta che ci sta massacrando. Il giovane è ambizioso, troppo ambizioso. È arrivato al potere con un “colpo di mano”, con un tradimento interno al suo partito, con una manovra di palazzo, e adesso ha bisogno di una legittimazione popolare con le ormai imminenti elezioni europee. Ma, per ottenere questo, ha assolutamente bisogno di dimostrare prima della votazione di maggio di aver fatto qualcosa. Ma cosa?
Bisognava trovare
le coperture per il bonus elezioni di 80 Euro ed ecco che, finalmente, col DEF sono stati trovati. Insomma votate che ve li do veramente… Per non parlare del fatto che gli ottanta euro sono una beffa dal momento che hanno cancellato la detrazione per il coniuge a carico , insomma con una mano il governo dà e con l ‘altra toglie…
Non ci saranno margini di spesa ulteriori perché bisogna rispettare gli impegni presi con la Cancelliera. E ora avanti di corsa: cancellare, a costo zero, la Costituzione. Così mette a repentaglio le istituzioni democratiche al solo scopo di presentarsi con qualcosa in mano per le elezioni. Per farlo, il giovane si è accordato con il cattivo. Ma i ruoli si sono “rovesciati”: il cattivo – pregiudicato, condannato, impresentabile – non ha altra funzione che coprire la politica del giovane, che mantenere ferma la maggioranza di Governo. Ma perché il cattivo accetta questo sporco gioco, che sembra non portargli alcun vantaggio?
Il cattivo ha paura. Ha paura che, se si andasse al voto, le elezioni lo condannerebbero. Al momento attuale è probabile. Ma il punto è un altro: davvero, se il cattivo facesse “saltare il banco”, si tornerebbe al voto? Oppure il vecchio – quale che sia l’accordo con il giovane – farebbe ancora di tutto per evitare le elezioni anticipate, per “non avere rogne nella sua città”? E allora: forse si troverebbe in tutta fretta un nuovo vice-sceriffo, come tanti ne sono già stati trovati in passato (una volta li chiamavamo “tecnici”, prima del Far West).
Alla fine di un primo tempo abbastanza noioso noi spettatori speriamo che almeno il secondo tempo ci riservi una grossa sorpresa, un colpo di scena con l’entrata in campo di un nuovo protagonista che, come Joe con Ramon, …per un pugno di dollari, li faccia fuori tutti.