Timidi segnali di pace tra il leader 5 stelle e il primo cittadino di Parma. E al blog che gli aveva dedicato "Vedi cara" di Guccini, risponde con la strofa: "Tra le crepe c'è la luce"
“C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce”. Federico Pizzarotti risponde con Leonard Cohen all’ultimo post di Beppe Grillo, augurandosi la luce dopo il buio che sembrava presagire la canzone d’addio di Francesco Guccini pubblicata sul blog. Per farlo però, il primo cittadino di Parma usa il telefono e non i social network che negli ultimi tempi sono diventati teatro dei diverbi tra il sindaco e il leader Cinque stelle. “Ci siamo sentiti questa mattina – racconta Pizzarotti ai giornalisti a margine di un convegno – penso che il dialogo serva a tutti”. Un altro chiarimento telefonico dopo quello dell’incontro del 15 marzo, un altro momento di confronto dopo i post al veleno contro “Capitan Pizza” comparsi sul blog di Grillo negli ultimi giorni.
Nell’ultimo, pubblicato giovedì mattina, una strofa della canzone di Guccini “Vedi Cara” dedicata alla fine di una storia d’amore, era la risposta alla richiesta di chiarimento lanciata da Pizzarotti e lasciava immaginare una chiusura definitiva nei confronti di uno degli uomini simbolo del Movimento. Invece il giorno dopo Grillo e Pizzarotti si sono sentiti, forse il primo segnale di una possibile pace tra i due, o comunque di una tregua. Nessun dettaglio sui contenuti della chiamata, ma il sindaco assicura di essere andato oltre le parole delle canzoni. “Io ho citato ‘Anthem’ di Cohen, ma penso che le citazioni si possano sprecare vicendevolmente – ha continuato Pizzarotti, che alla domanda se tra lui e Grillo sia tornata la luce e quindi la tranquillità, ha risposto: “La luce è una cosa fondamentale, quindi il fatto di citarla significa che se ne parla in questa direzione”. La crepa tra i due c’è o c’è stata, come dicono le parole della canzone di Cohen: dalle dichiarazioni di Pizzarotti sulle espulsioni interne all’incontro con i candidati amministratori, fino alla presentazione del libro insieme a Pippo Civati e a Giuliano Pisapia.
Ma la citazione del sindaco lascia intendere che da essa possa scaturire di nuovo la luce. Pizzarotti rimanda ad altri le domande su chi abbia scritto il post e su che cosa abbia dato fastidio a Grillo al punto di portarlo ai ripetuti attacchi nei suoi confronti: “Dovete chiederlo soprattutto a lui” continua, e poi, riferendosi al fatto di essere stato attaccato, aggiunge: “Il fatto di sentirci è stata un’esigenza, perché sicuramente non è stato bello”. Quindi il sindaco svia le domande scomode e ironizza su un regalo avuto in giornata da un cittadino che non conosceva: una maglietta con la scritta “Capitan Pizza”, nomignolo affibbiatogli dal blog in senso spregiativo, che il sindaco per sdrammatizzare aveva detto avrebbe utilizzato su una T-shirt.
Fin dal primo post che puntava il dito sulle sue dichiarazioni sui metodi di scelta dei candidati alle europee, Pizzarotti aveva detto di volersi confrontare con il leader Cinque stelle, ma sul blog gli attacchi al primo cittadino erano continuati, fino alla lapidaria strofa di Guccini “è difficile capire, se non hai capito già”. Il sindaco a questo punto ha evitato un altro botta e risposta a distanza, e sui suoi profili dei social network sono comparse solo notizie riguardanti la sua attività di amministratore del Comune di Parma. Il dialogo con Grillo c’è stato, ma per telefono. E forse potrebbe essere l’inizio per arrivare a un chiarimento. Così si augura il gruppo Cinque stelle di Parma, che in questi giorni ha fatto scudo intorno a Pizzarotti, tra preoccupazione e speranza di poter ricucire. “Siamo ottimisti – ha detto anche il presidente del consiglio comunale Marco Vagnozzi – cercheremo di chiarire”.