Sette dirigenti di Unicredit sono stati sanzionati dalla Banca d’Italia con multe per complessivi 207mila euro a causa di alcune irregolarità rilevate nel corso delle ispezioni condotte dai funzionari di palazzo Koch. E’ quanto emerge da un Documento di base della banca, un documento simile ad un prospetto informativo, che l’istituto ha depositato nei giorni scorsi, consultato dall’Adnkronos. Nel dettaglio, le violazioni riguardano il governo, la gestione e il controllo del rischio di credito, “con particolare riferimento al segmento piccole e medie imprese” e la trasparenza e correttezza nelle relazioni con la clientela. Nel primo caso, si tratta di tre dirigenti, all’epoca dei fatti in carico alla struttura Group Risk Management, sanzionati per un ammontare complessivo pari a 91mila euro. Nel secondo, sono stati multati quattro dirigenti, all’epoca dei fatti appartenenti alle strutture Legal & Compliance e Commercial Banking Italy, per un ammontare complessivo pari a 116mila euro.

Le violazioni sono state accertate nel corso di un periodo di tempo piuttosto ampio, compreso tra il 2011 e il marzo 2014. Il documento non fornisce maggiori dettagli temporali. La Banca d’Italia, informa Unicredit, ha effettuato accertamenti ispettivi nelle seguenti aree: “Governo, gestione e controllo del rischio di credito con particolare riferimento al segmento small medium enterprises; trasparenza, usura e antiriciclaggio; governo, gestione e controllo del rischio di liquidità e di tasso di interesse a livello consolidato con analoga iniziativa in parallelo con l’autorità federale tedesca di vigilanza finanziaria (Bafin)”.

La Banca d’Italia ha inoltre “verificato la “adeguatezza dei sistemi informativi e di back office di gruppo (anche questa in coordinamento con Bafin); ricognizione della revisione del modello interno per il calcolo dei requisiti dei rischi operativi; direzione e coordinamento nel comparto Finanza (anche questa in coordinamento con Bafin). E’ stata inoltre effettuata un’ispezione generale presso la controllata FinecoBank“. Sono al momento in corso, continua Unicredit, accertamenti sull’adeguatezza delle rettifiche di valore sui crediti in sofferenza, a incaglio e ristrutturati; verifica dei processi contabili e amministrativi di gruppo con particolare riguardo ai flussi informativi per la produzione del bilancio consolidato”. A seguito degli accertamenti, Unicredit si è attivata “attuando le opportune azioni correttive destinate a permettere il superamento delle constatazioni evidenziate. I piani d’azione predisposti per ciascuna area risultano sostanzialmente in linea con le scadenze definite. Gli stessi sono monitorati dai vertici aziendali, dalle funzioni aziendali di controllo e vengono periodicamente portati all’attenzione dell’autorità di vigilanza”.

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