Rubava i soldi all’università e poi con il Money transfer li trasferiva dritti dritti in Africa. Una truffa del valore di oltre 65 mila euro ai danni dell’Università di Modena e Reggio Emilia è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Modena. Il presidente di una associazione studentesca è stato infatti denunciato per truffa aggravata e falso in concorso con altre tre persone: secondo l’accusa infatti forniva assistenza a studenti disabili, percependo dall’ateneo un compenso orario. Anche un dipendente dell’ateneo è stato denunciato per abuso d’ufficio, per non avere controllato quanto stava succedendo. L’indagato principale, una persona di origine africana residente a Modena , è riuscito tuttavia per anni a percepire compensi maggiorati con diversi stratagemmi: l’alterazione dei “fogli ore”, l’attestazione di prestazioni assistenziali eseguite nei giorni in cui l’indagato stesso risultava a lavoro altrove e la falsificazione di certificazioni di compensi per degli studenti associati che poi lui stesso tratteneva. Proprio grazie alla denuncia di uno della associazione, che si era visto la sua paghetta decurtata, sono iniziate le indagini degli uomini delle Fiamme gialle guidati dal tenente colonnello Carlo Tomassini.
L’associazione studentesca dal 2002 al 2009 si occupava della assistenza a favore degli studenti disabili, facendo, insieme a diverse altre associazioni, servizi di tutorato e di sostegno alla didattica, nonché di assistenza logistica. Per questo motivo il gruppo incassava dall’ateneo un compenso orario, e inoltre godeva anche di benefici fiscali previsti dalla legge. Fin qui niente di strano: tutte le università hanno associazioni che operano in questo modo. Tuttavia in questo caso le cose sembra andassero diversamente. Il Nucleo di polizia tributaria delle fiamme gialle, dopo attraverso l’esame dei documenti contabili, chiedendo informazioni alle banche e sentendo gli stessi studenti disabili, ha infatti scoperto che il presidente dell’associazione avrebbe alterato la documentazione giustificativa delle attività eseguite nei confronti degli studenti disabili. Per questo è stato denunciato alla Procura di Modena per truffa aggravata e falso, in concorso con altri tre soggetti associati.
“Sbigottimento e incredulità” è stata espressa da parte del rettore Angelo Oreste Andrisano, che ha precisato che si tratta di una associazione che non lavora più da tempo con l’Università. “Il presunto illecito non riguarda l’erogazione del servizio – ha proseguito – poiché da parte degli studenti che ne hanno beneficiato e delle loro famiglie non sono mai giunte lamentele al Servizio accoglienza disabili e dislessici dell’ateneo circa la qualità delle prestazioni o la loro erogazione. Resta, comunque, il fatto molto grave, che valuteremo nelle opportune sedi anche giudiziarie, che qualcuno possa aver lucrato su un servizio sociale di sostegno a persone con difficoltà motoria o con altro tipo di handicap”.