”Bolognesi maledetti, è nato tutto qua... Hanno fatto finta per anni di essere di sinistra”, Beppe Grillo, in chiusura del suo tour spettacolo sull’Europa a Bologna, ha salutato la platea strappando uno degli applausi più fragorosi della serata. ”Bologna città meravigliosa – ha detto ancora Grillo – non so più cosa dirvi…. Dato che il 26 maggio vinceremo le elezioni – ha concluso il leader del Movimento 5 Stelle – vi prometto che metteremo uno 0 prima del 2014. Sarà una nuova fase evolutiva del nostro Paese”. Finisce lo spettacolo, durato un paio d’ore con poche concessioni all’attualità politica, con l’inno alla gioia e un ultimo attacco ai politici da eliminare: ”Se si permetteranno di non farci sognare – conclude – noi non li faremo dormire”. Grillo poi ha commentato il probabile affidamento ai servizi sociali di Berlusconi: “Mezza giornata alla settimana di volontariato per 300 milioni di evasione fiscale è un affare, è un investimento, dovremmo farlo anche noi”.
Una tappa, quella bolognese, dal sapore particolare, l’Emilia è infatti da sempre croce e delizia per il Beppe Grillo politico: qui è partito tutto con il V-Day, qui sono arrivati i primi successi elettorali, sempre qui sono arrivate le prime contestazioni interne. L’ultimo caso, in ordine di tempo, è quello di Federico Pizzarotti, primo cittadino di Parma, unico sindaco a cinque stelle di un Comune capoluogo, negli ultimi giorni al centro di alcuni scambi piuttosto polemici con il leader del movimento. Come in occasione degli altri spettacoli, comicità e politica si sono inevitabilmente fusi. I militanti del Movimento 5 Stelle del territorio ne hanno approfittato per raccogliere le firme per la presentazione delle liste delle elezioni in alcuni Comuni minori del territorio e in platea non sono mancate bandiere e simboli M5S. All’Unipol Arena sono esauriti tutti i 4.000 biglietti messi in vendita. C’e’ anche chi ha fatto osservare – come Giovanni Favia, il consigliere regionale bolognese ribelle, uno dei primi espulsi dal movimento – che la capienza del palazzetto dello sport bolognese e’ stata considerevolmente ridotta.
Non è mancato poi il fuoriprogramma “canoro” per Beppe Grillo al Bravo Caffè di Bologna. Il comico genovese, dopo aver concluso il suo show, è andato a cena in un locale del centro del capoluogo emiliano dove si stava esibendo Tullio de Piscopo assieme alla Dino Gnassi Funky Corporation. Invitato dal batterista napoletano a salire sul palco, Grillo ha improvvisato come voce solista in un blues assieme alla band e a un De Piscopo in versione direttore d’orchestra. Il tutto è stato ripreso da Gian Paolo Poli, suo amico e collaboratore, con videofonino e postato sui social network.