“Rosy Bindi ci devi convocare in Commissione Antimafia e ti spieghiamo un po’ di cose sulle logiche perverse riconducibili alla tua parte politica”. Il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti (Ncd) tra pochi giorni si dimetterà dopo la condanna a 6 anni di carcere nel processo nato dall’inchiesta sui bilanci truccati al Comune di Reggio. Ma prima che di lasciare la Regione, ha scelto la manifestazione organizzata dal Nuovo centrodestra a Reggio Calabria, in riva allo Stretto, per attaccare il presidente commissione parlamentare antimafia: “Tu cara Rosy Bindi (presidente Pd Commissione Antimafia ndr) – ha affermato – di mafia non capisci niente. E lo stesso il suo vicepresidente Fava, di nome e di fatto”. Ad esprimere solidarietà al governatore Scopelliti, ieri pomeriggio c’erano i vertici nazionali del partito di Alfano. Tra questi anche il ministro Maurizio Lupi, il capogruppo al Senato Maurizio Sacconi e l’ex ministro Nunzia De Girolamo. Quest’ultima, ricordando la vicenda che ha portato alle sue dimissioni dal governo Letta, ha affermato: “Noi del Nuovo Centrodestra siamo particolari. A differenza di chi parla, quando riteniamo che sia giusto, ci dimettiamo pur non avendo un avviso di garanzia”. A proposito di dimissionati, sul palco c’era anche il senatore Tonino Gentile, l’ex sottosegretario (nominato da Renzi) travolto dalle polemiche provocate dalle pressioni esercitate sul quotidiano “L’Ora della Calabria” dal figlio Andrea, oggi indagato per aver impedito la pubblicazione della notizia dell’inchiesta sulle consulenze d’oro assegnategli dall’Asp di Cosenza di Lucio Musolino
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