La Guardia di Finanza ha arrestato 12 operatori della struttura di Vado Ligure. Le indagini sono partite dalla denuncia di alcuni familiari dei pazienti affetti da problemi neurologici e psichiatrici
Cinquanta giorni di riprese hanno immortalato più di 100 episodi di violenza: pugni, calci, schiaffi e umiliazioni inferti ai pazienti di una Residenza sanitaria assistenziale di Vado Ligure (Savona). Grazie a questi elementi i finanzieri del comando provinciale di Savona hanno arrestato 12 operatori socio-sanitari della struttura (9 in carcere, 3 ai domiciliari), l’ordinanza è stata emessa dal gip Fiorenza Giorgi, su richiesta del sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro.
I pazienti, ricoverati nel reparto denominato 3D, sono persone affette da problemi neurologici e psichiatrici. Ad avviare le indagini sono state le telefonate al 117 dei familiari di alcuni ricoverati che sospettavano che i loro cari fossero maltrattati. “Non fatemi stare con lui, quello mi massacra di botte”. E’ una delle frasi choc che un giovane paziente ha raccontato ad un parente. Dopo le segnalazioni le Fiamme Gialle del capoluogo ligure hanno avviato accertamenti tecnici che hanno fissato, in circa 50 giorni di riprese, più di 100 episodi di maltrattamenti. Solo 4 operatori su 16 sono risultati del tutto estranei agli episodi accaduti.