Continuano le divergenze in seno alla comunità islamica milanese, sulla futura grande moschea che dovrebbe sorgere in occasione di Expo 2015. Il Caim, il Coordinamento delle associazioni islamiche milanesi, che si è dato appuntamento al Palasharp di Milano per un incontro di preghiera, si considera la realtà musulmana più grande e numerosa di Milano e pretende di gestire la realizzazione e la governance del futuro edificio di culto. “Non vogliamo che nessuno pretenda di comandare, ma che ci sia una gestione plurima e condivisa” tuonano dal Coreis, la Comunità religiosa islamica, di visioni diametralmente opposte a quelle del Caim di Fabio Abati
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