Stefano Rodotà, ospite all’ultima giornata del 26° congresso della Fiom Cgil a Rimini, attacca Matteo Renzi. “Il nostro sistema politico – dichiara – è caratterizzato da tre populismi diversi: quello di Berlusconi, quello di Grillo e il nuovo populismo di Renzi, più soffice, che cerca di opporre un populismo buono a quello cattivo, ma mantiene i caratteri del populismo, come il rifiuto della mediazione”. Poi il costituzionalista ribadisce un’idea già espressa nei giorni scorsi: “Oggi non c’è un autoritarismo come lo intendevamo a metà del secolo scorso, ma un autoritarismo soft. Un autoritarismo che mantiene le forme della democrazia, ma le svuota di contenuto” di David Marceddu
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