L'opera inedita realizzata a 23 anni dall'autore di Quarto Potere, sarà proiettata all’Anteo spazio Cinema martedì 6 maggio, alle ore 20.30. Presenta l'incontro il critico Paolo Mereghetti. "Mi sono procurato una cinepresa da cinema muto e ho semplicemente incominciato a girare la manovella… È stato un gran divertimento" disse una volta il regista di Citizen Kane
Nella storia del ragazzo prodigio Orson Welles il 1938 è ricordato come l’anno della finta cronaca radiofonica dell’invasione della terra da parte degli extraterrestri, ispirata a Herbert G. Wells. Lo scherzo che terrorizzò il pubblico e rese famoso il suo giovanissimo autore. Il ’38 però è anche l’anno di un esperimento cinematografico che per molto tempo è creduto perduto: Too much Johnson.
Il film inedito, realizzato da Welles a soli 23 anni, sarà al centro di un evento martedì 6 maggio, alle ore 20.30, presso l’Anteo spazio Cinema di Milano. A presentare l’incontro sarà il critico Paolo Mereghetti, con l’accompagnamento al pianoforte del maestro Antonio Coppola. L’esperimento cinematografico si colloca tra The Hearts of Age (1934), della durata di pochi minuti e Citizen Kane (titolo italiano Quarto potere), il film considerato un modello assoluto di cinema.
Fino al 7 agosto 2013 si credeva che Too Much Johnson fosse andato perduto. In questa data il New York Times titolava “Early Film by Orson Welles Is Rediscovered”. La pellicola, arrivata misteriosamente a Pordenone dove è rimasta per anni nel magazzino di uno spedizioniere, è stata ritrovata da Cinemazero. Il merito dell’identificazione è di Ciro Giorgini, che insieme a Paolo Mereghetti, è uno dei massimi esperti italiani del cineasta americano. Il restauro è stato realizzato dalla George Eastman House con la collaborazione della Cineteca del Friuli e l’apporto finanziario della National Film Preservation Foundation.
“Mi sono procurato una cinepresa da cinema muto e ho semplicemente incominciato a girare la manovella… È stato un gran divertimento”, disse una volta Welles a proposito di Too Much Johnson. Il film concepito per fare da prologo, diviso in tre parti, ai tre atti dell’omonimo spettacolo che l’autore britannico stava preparando per il Mercury Theatre, è l’unica commedia della sua carriera. Le riprese volutamente accelerate della pellicola richiamano le comiche mute degli anni ’20.
La proiezione è organizzata dall’Associazione Culturale Formacinema, con il supporto di Ciro Giorgini e la collaborazione di Anteo spazioCinema, Le Giornate del Cinema Muto, Cinemazero, La Cineteca del Friuli e l’Associazione culturale Officina Filmclub. Il film sarà presentato anche a Roma nei prossimi mesi. (Guarda la clip)