Lo scienziato, che presiederà la commissione istituita dalla Regione Lazio che indaga sul presunto scambio di embrioni all’ospedale Pertini di Roma, frena e ipotizza che ci possa essere stato solo uno scambio di referti quando la donna si è sottoposta alle analisi di tipo genetico per avere conferma sulla salute dei gemelli che aspetta: "Lavoreremo con trasparenza"
”È ancora tutto da provare”. Il genetista Giuseppe Novelli, presidente della commissione istituita dalla Regione Lazio che indaga sul presunto scambio di embrioni all’ospedale Pertini di Roma, frena e ipotizza che ci possa essere stato solo uno scambio di referti quando la donna si è sottoposta alle analisi di tipo genetico per avere conferma sulla salute dei gemelli che aspetta. Durante queste indagini è infatti emersa l’incompatibilità fra il profilo genetico della madre e quello dei bambini, motivo per il quale, racconta Novelli, la donna ha poi presentato un “esposto cautelativo” alla Asl e non una denuncia.
Novelli (foto dal profilo Twitter) ha anche assicurato che “i protocolli sono molto rigidi. Tenderei ad escludere poi – ha detto all’Ansa – che ci possano essere stati problemi anche per altre coppie. Vorrei che arrivasse un messaggio rassicurante perché nei centri si lavora in modo serio con protocolli internazionali. La vicenda è scoppiata prima del previsto – racconta ancora Novelli – e per lunedì non ci sarà alcun risultato delle indagini che dobbiamo fare. Ancora non abbiamo neppure il referto in possesso della donna”.
La commissione “presieduta da De Luca, il ginecologo Massimo Moscarini, Alberto Spanò per la parte diagnostica e da un rappresentante legale della Regione e da me che sono appunto un genetista – ha concluso Novelli – si incontrerà quindi per la prima voltà lunedì prossimo nel pomeriggio all’ospedale Pertini per acquisire la documentazione. Dobbiamo analizzare con serietà tutto il percorso e verificare il rispetto delle procedure. Ma ci vorranno altre analisi successive per le quali serviranno comunque alcune settimane. Lavoreremo con trasparenza”.