Un errore umano, forse un caso di omonimia all’origine dello scambio di embrioni avvenuto all’ospedale Pertini di Roma. “Procedure eseguite correttamente, poi uno sbaglio nella trascrizione” conferma il ginecologo Massimo Moscarini, che fa parte della Commissione incaricata dalla Regione Lazio di far luce sull’accaduto. Ci sarebbe almeno un’altra coppia coinvolta di Silvia D’Onghia