È indagato per lesioni l’agente di polizia che sabato, durante la manifestazione a Roma, ha calpestato una manifestate che si trovava già a terra bloccata assieme al suo fidanzato. Il fatto è stato documentato da alcuni video e foto.
Il pm Eugenio Albamonte, che ha ricevuto una relazione sull’accaduto da parte della Digos, contesta all’agente, un artificiere, anche l’aggravate dall’abuso di potere. Al momento all’attenzione del magistrato non è arrivata alcuna denuncia da parte della giovane manifestante. Il reato di lesioni è perseguibile d’ufficio solo in caso di ferite giudicate guaribili in oltre venti giorni. L’agente si è ieri presentato dai colleghi della Questura dopo essersi riconosciuto nel video che mostra quanto accaduto.
In quelle immagini si vede una a ragazza già stesa a terra, forse ferita dopo la carica della polizia, e il fidanzato che cerca di proteggerla da altri possibili colpi con il proprio corpo, quasi stendendosi su di lei. La coppia a terra è sorvegliata da un agente del reparto mobile in piedi a gambe divaricate sopra di loro e manganello in mano. Un altro agente immobilizza il ragazzo mettendo il piede sulla caviglia. Intorno altri agenti, manifestanti a terra, fotografi che scattano, caos. Il poliziotto in borghese si avvicina e sale con il piede destro e tutto il peso del corpo sull’addome della ragazza a terra, poi si allontana verso sinistra, con apparente disinvoltura. La giovane si dimena e urla, forse l’agente della celere si è accorto del gesto del collega e sembra cercare di tenerlo a distanza con il braccio. In un’altra sequenza si vede anche il volto del poliziotto mentre trascina in terra per il bavero un manifestante. (Guarda il video)
Il poliziotto, definito “un cretino” dal capo della Polizia Alessandro Pansa, aveva il casco e il manganello in mano, pantaloni chiari e un giubbotto di pelle marrone. I manifestanti lo avevano riconosciuto: “è uno di quelli che si vede spesso in piazza, uno abituato a cortei, cariche, scontri”.
“Pensavo di aver calpestato uno zainetto abbandonato in strada, non ho visto la persona” si è giustificato con i suoi colleghi l’accaduto. Nella relazione della Digos è stata allegata anche la ricostruzione del poliziotto. “Stavo guardando in aria – ha detto – per controllare che nella nostra direzione non stessero arrivando bombe carta. Non ho visto la manifestante”.