Ancora un giorno di pura follia a Roma. E tanti ne seguiranno. Perché chi conosce le regole sulle pubbliche manifestazioni sa bene che non ci sono regole. Ai manifestanti – molti, in verità, pacifici – è permesso andare in percorsi stabiliti, concordati con la questura, ma che sono quasi sempre violati. Non esiste sanzione, perché se becchi uno che spacca una vetrina puoi fermarlo; se non lo fa, comunque ti può bloccare il traffico, ad esempio, e le forze dell’ordine possono solo chiedere per cortesia di rientrare nel suddetto percorso. Per il resto, la rottura di vetrine, il lancio di bombe e oggetti vari, deve essere “tollerato” dalla polizia fino ad un limite che il funzionario delegato alla sicurezza deve apprezzare quantitativamente, sotto sua responsabilità.

Mi spiego. I poliziotti – anzi le “guardie”, come i manifestanti le chiamano senza il rispetto che un paese sta sempre più negando loro – debbono attendere un po’ di lanci, perché “loro hanno gli scudi”…..

Poi, se dovessero “caricare”, dovrebbero individuare tra mille le persone che, nel frattempo, potrebbero anche ucciderli. E’ come un incontro in mare con uno squalo. Chiedigli se è pacifico, non c’è bisogno di scappare.

Mentre va avanti questa tiritera, e qualcuno per forza si fa male – ovviamente se è un poliziotto se lo sarà meritato, magari perché aveva “attaccato” un No Tav o un altro manifestante -, ci sono le numerose libertà violate di cittadini paganti dazio allo Stato. Volevi andare in un parco coi figli o ad un negozio per Pasqua. Nisba. Volevi scaricare un tuo stress, anziché con lo spaccare vetrine correndo e giocando su un prato verde? Nisba. Volevi per caso prendere dei mezzi pubblici per andare da amici? Nisba. Ma mica volevi andare a Messa, ad una riunione sacra della tua etnia religiosa o straniera, ad una visita ai palazzi delle Istituzioni, ad un museo, al Colosseo, rientrare a casa tua (dalla quale eri uscito di soppiatto per evitare la ennesima manifestazione del pensiero violento libero)? Ma chi ti pensi di essere? Un cittadino normale? Che crede che manifestare sia un diritto, nell’ambito delle leggi. Che uscire di casa con figli o nipoti sia bello, cosi come con moglie o fidanzata, o con gli amici. Avevi programmato una gita? Ma non sai che una legge che tuteli tutto questo in Italia non c’è?

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