“Leccaculo“, “servi”, “ma non vi fate schifo?”. Beppe Grillo lancia dal suo blog un nuovo, feroce attacco contro i giornalisti, il giorno dopo una tesa conferenza stampa alla Camera. “L’impalcatura, ormai instabile come un castello di carte, è tenuta in piedi come un miraggio di massa solo dall’informazione televisiva e giornalistica che ha dal Sistema ogni privilegio per leccargli il culo”, scrive il fondatore del Movimento Cinque Stelle in un testo che evoca la “frana”, cioè il collasso del sistema. “Slap… telegiornali, slap… quotidiani. Giornalisti ma non vi fate mai schifo? Dopo la frana cosa farete? Vi cercherete nuovi padroni? Continuerete il vostro mestiere di servi? L’Italia frana senza scampo, senza interruzione”.
Ma non è il sistema dell’informazione l’unico bersaglio di Grillo. “Tra un anno di Berlusconi rimarrà il ricordo, di Napolitano neppure quello, Renzie sarà ricordato come uno zimbello, come il dito inserito in un buco della diga prima della crepa definitiva”. E i “nomi della trattativa Stato-mafia saranno espulsi dalle Istituzioni”. Beppe Grillo sul suo blog annuncia una “frana” del sistema italiano che travolgerà la politica. Ma “questa volta non deve finire come nel 1945, dopo la frana del fascismo, la pulizia dovrà essere completa, radicale, senza sconti. Nessun compromesso” o “riabilitazione”.
Tra i primi a reagire c’è Andrea Romano di Scelta civica: “Grillo nel 1945, con i suoi attacchi alla “lobby ebraica” e i suoi giochini su Auschwitz, sarebbe stato dalla parte sbagliata #sceglileuropa”.
“Non la sentite la frana?”, continua Grillo. “Sta venendo giù tutto. Mafie, partiti, corrotti, corruttori, piduisti, lobbisti, banchieri. Sono i detriti della Seconda Repubblica, la parte più infame della Storia d’Italia. Viene giù tutto insieme come in quegli smottamenti improvvisi che distruggono in pochi secondi ponti e strade in apparenza indistruttibili”.
Questo lo scenario tratteggiato da Beppe Grillo sul suo blog. “L’Italia frana, i cittadini, anche i più distratti, lo sanno. Disoccupazione, emigrazione, chiusura del tessuto produttivo nazionale, distruzione della moralità pubblica e gambe aperte a qualunque interferenza straniera”, scrive il leader M5S. “Tra un anno”, prevede, “si apriranno nuovi processi come MPS e i nomi della trattativa Stato mafia saranno espulsi dalle Istituzioni. Nuovi moralisti si stracceranno le vesti”. “E’ una nuova Italia quella che si muove e si annuncia sotto i detriti che andranno però rimossi con pazienza, senza mai fermarsi”, prosegue. “A giudizio dovrà andare l’intera classe politica, imprenditoriale e dell’informazione. Fuori, dopo la frana, ci saranno cieli nuovi e stelle luminose. Gli italiani non sono finiti qui, si libereranno di questo sudario che li avvolge, che ne ha distrutto l’anima e la Storia”.