Alla fine la battaglia l’hanno vinta gli studenti del liceo classico Muratori di Modena: l’incontro sulla transessualità, ospite d’onore l’ex parlamentare Vladimir Luxuria, c’è stato. “Ed è stato molto interessante – racconta Matteo Boccedi, uno dei 700 iscritti all’istituto – la partecipazione è stata straordinaria e il dibattito molto utile a capire come affrontare questioni quali bullismo, omofobia e cyber bullismo”. Dopo tre rinvii, una lettera di protesta firmata da una cinquantina di genitori contrari all’iniziativa, un consiglio d’istituto dai toni accesi che si è concluso con le dimissioni presidente Giuseppe Marotta, marito dell’ex viceministro del governo Enrico Letta, Maria Cecilia Guerra, e uno scontro politico tra il centrosinistra e il centrodestra cittadini, rispettivamente favorevoli e contrari al tema dell’assemblea, con il candidato a sindaco di Modena Carlo Giovanardi capofila dei detrattori, infatti, si è svolto l’incontro organizzato dagli studenti per affrontare il tema della transessualità. Per di più senza la presenza, al tavolo dei relatori, di alcun rappresentante della comunità cattolica. Tra gli ospiti invitati a parlare dell’argomento, infatti, c’erano Alberto Bignardi, presidente dell’Arcigay di Modena, che ha parlato di bullismo e omofobia, Luxuria, che ha raccontato del transgenderismo in Italia, il filosofo Lorenzo Barani, che ha approfondito il tema del rapporto con l’Io, e la psicologa Cristina Chiari, il cui intervento era incentrato sul rapporto con la diversità nella vita quotidiana. La mattinata è iniziata quindi la proiezione del documentario “I transessuali” tratto dal programma “Il testimone” di Pif, e successivamente ciascun relatore è intervenuto davanti agli studenti del liceo classico modenese.

“L’aula magna era strapiena – conferma Boccedi – i relatori sono stati molto bravi a spiegare a noi ragazzi un tema complesso come quello della transessualità, ci hanno permesso di capire meglio come rapportarci agli altri, e come comportarci con chi subisce bullismo o cyber bullismo, con chi è vittima di atteggiamenti omofobici. Come avevamo premesso non si è trattato di un incontro politico, volevamo solo parlare di transessualità da un punto di vista umano e scientifico, ed è ciò che abbiamo fatto”.

Queste premesse i ragazzi le avevano messe in chiaro fin da subito, quando un gruppo di 50 genitori contrari a che si affrontasse “un tema così delicato” senza contraddittorio, e senza prima consultare le famiglie degli studenti, avevano scritto una missiva inviata al dirigente scolastico provinciale e regionale per chiedere l’annullamento dell’assemblea d’istituto. Ma non erano bastate ad evitare ben tre rinvii dell’iniziativa. Inizialmente, infatti, come relatori i ragazzi avevano invitato Bignardi, Luxuria e un medico endocrinologo, che in seguito alle polemiche ha poi scelto di rinunciare alla propria partecipazione. Ma nonostante la presenza del dottore, per le mamme e i papà detrattori dell’incontro sulla transessualità il punto di vista espresso dagli ospiti designati sarebbe stato “unico” e “parziale”. Così avevano chiesto che l’assemblea venisse cancellata, dando avvio a una lunga trattativa tra scuola, genitori e studenti durata quasi 2 mesi, e culminata con una manifestazione messa in atto proprio dagli iscritti al liceo Muratori, che il 18 marzo scorso avevano scioperato davanti ai portoni della scuola per chiedere “di poter esercitare senza influenze esterne il loro diritto di assemblea”, nonché quello di poter trattare in tranquillità, “e nel pieno rispetto del regolamento scolastico”, “una questione attuale e contemporanea come la transessualità”. Anche perché dopo i primi due rinvii ai ragazzi era stato dato un ultimatum: l’assemblea si sarebbe fatta solo alla presenza di un contraddittorio. E la prima ipotesi era quella di includere una voce cattolica alla platea dei relatori, imposizione che ai ragazzi non era piaciuta, tanto che fino a poche settimane fa non era chiaro se alla fine quell’incontro ci sarebbe mai stato.

Alla fine, però, tutto si è risolto: nessun cattolico, ma una psicologa e un filosofo a parlare di transessualità con i ragazzi. Che del risultato si dicono “molto soddisfatti”: “Senza dubbio la migliore assemblea di sempre” scrive Viola su Twitter, hashtag #VladiAlLiceo, “ce l’abbiamo fatta a dispetto di chi ci osteggiava. E’ stato magnifico”, commenta anche Elizabeth, “assemblea da 10 e lode, sicuramente la migliore in 3 anni”, è il tweet di Nicole. “Ne è valsa la pena di lottare fino in fondo – sottolinea Matteo – non capisco perché quei 50 genitori abbiano polemizzato quando i loro figli, tra l’altro, erano favorevoli all’iniziativa. Noi rispettiamo le opinioni di tutti, ma in questo caso ci siamo impegnati a far prevalere le nostre perché la transessualità è una questione reale, e come tale era giusto affrontarla. Sì, siamo soddisfatti di questa giornata”.

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