Ci fu un rapporto tra le esplorazioni nel sito produttivo di Cavone (Mirandola) e il sisma del maggio 2012? Il rapporto della Commissione Ichese, composta dagli esperti che hanno lavorato sulla questione, non “esclude” che possa esserci stato, anche se si ribadisce che “le perforazioni non possono essere state sufficienti a provare un terremoto simile”. Dopo la pubblicazione del rapporto da parte della Regione Emilia Romagna, risponde il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. “Le conclusioni dei lavori della Commissione Ichese”, ha detto, “pubblicate in questi giorni sul sito della Regione Emilia Romagna e dal Mise, escludono che il sisma sia stato provocato dall’attività antropica” di esplorazione per idrocarburi e stoccaggio, ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, nel question time all’interrogazione del parlamentare Guido Guidesi (Lega Nord e Autonomie).
“Tuttavia nella zona di Mirandola – ha aggiunto il ministro – non si esclude che tali lavori di estrazione possano aver anticipato un sisma che si sarebbe comunque verificato. Per questo verrà incentivata un’attività di monitoraggio e studio”, tenendo conto che sebbene l’attività estrattiva sia proceduta con continuità fino ai giorni del terremoto sia a Cavone che a Spilamberto e Recovato, il pozzo Cavone-14 era l’unico attivo nel re-iniettare l’acqua di processo prima e durante la sequenza sismica del 2012. Il ministro Galletti ha ricordato che presso il ministero dello Sviluppo economico è stato costituito un gruppo di lavoro con l’obiettivo di implementare il monitoraggio che è “buon punto”. E che il ministero dell’Ambiente ha chiesto all’Ispra la raccolta organica e ragionata delle informazioni disponibili. “A breve – ha concluso Galletti – fornirà un quadro generale”.
Il sito produttivo di Cavone, oggetto di indagine per stabilire la connessione tra le attività di perforazione per la ricerca petrolifera e il terremoto dell’Emilia Romagna, diventerà un “laboratorio di sperimentazione”, ha continuato il ministro. “A breve saranno definiti i dettagli operativi che consentiranno alla concessione produttiva di Cavone di diventare un laboratorio di sperimentazione”. Il pozzo, che si trova a Mirandola (Modena) è stato al centro di un’indagine, che ha portato alla stesura del rapporto Ichese, per stabilire un possibile rapporto tra le attività di trivellazione e il sisma che ha colpito le zone limitrofe nel 2012. Lo studio esclude che la sequenza sismica in Emilia sia stata indotta o provocata completamente dalle attività antropiche. Le attuali conoscenze tecnico-scientifiche, specifica il rapporto, non consentono di avere un quadro completo per poter escludere o confermare che le attività del sottosuolo possano avere anticipato il momento in cui il terremoto sarebbe comunque avvenuto in maniera naturale. A seguito dei risultati dello studio, la Regione Emilia Romagna ha deciso di sospendere le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi.