“Se Vittorio Sgarbi si ricandida lei lo rivota? Si ma col bastone”. Il 25 maggio anche il Comune di Salemi, in provincia di Trapani, torna al voto. A due anni dallo scioglimento per mafia, arrivato poche ore dopo dalle dimissioni da primo cittadino del critico d’arte, l’ipotesi di una sua nuova candidatura sono date in rialzo. “Magari presentiamo una lista col mio nome”, aveva annunciato all’Assemblea regionale siciliana. Ma a Salemi se da una parte i commenti su Sgarbi si sprecano, le bocche rimangono cucite sullo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose, dovuto all’influenza di Pino Giammarinaro, cresciuto all’ombra dei cugini Salvo, processato e assolto per mafia, destinatario di un sequestro di beni del valore di 35 milioni di euro, sulla giunta guidata da Sgarbi. “Dov’è la mafia? Noi non conosciamo? Io non arrivo a capire quali sono i parametri per stabilire se questa amministrazione è mafiosa o se i comportamenti dei commissari sono più mafiosi”, dicono alcuni cittadini radunati nella piazza principale di Giuseppe Pipitone e Silvia Bellotti
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione