Ogni anno la Lega antivivisezione italiana propone un pranzo privo di proteine di origine animale, dall'antipasto al dessert. Pietanze saporite ed elaborate anche per chi sceglie di non mangiare i tradizionali piatti a base di agnello e capretto
Avvertenza: questo non è un articolo per integralisti alimentari, cioè riservato solo ai vegani o a chi pratica un’astensione dagli alimenti a base di proteine animali. No, questo è un articolo rivolto anche ai più goduriosi e agli amanti della buona tavola, interessati però a evitare la macellazione di agnelli e capretti, ben 450mila animali uccisi per compiacere le nostre usanze. Il tradizionale sacrificio pasquale ha radici antichissime, maa è possibile risparmiare sofferenze agli animali e all’ambiente senza rinunciare alle delizie del palato: per questo, vi proponiamo un menu speciale, ideato da un professionista, che possa fare a meno della carne di agnello e capretto.
Grazie alla Lav, la Lega antivivisezione italiana, ogni anno viene lanciato un menu alternativo firmato da uno chef e quest’anno si tratta di Arianna Dall’Occo. L’uccisione degli animali in prossimità delle feste potrà sembrare irrilevante a molti, ma non si tratta di un tema banale perché ogni anno sono in generale oltre tre milioni gli ovini e caprini macellati in Italia, con un picco in occasione di Natale e Pasqua. Le regioni dove si macella di più sono il Lazio e la Sardegna, seguite da Puglia, Campania e Toscana. E nel totale si torna ai circa 450mila animali uccisi in Italia per il pranzo pasquale. Così lo chef Arianna Dall’Occo ci consiglia un particolare menu che si può consultare sul sito CambiaMenu per dettagli, ingredienti e preparazione.
Innanzitutto, l’antipasto: frittelle di radicchio e porri con salsa di avocado e lime. Il gusto esotico del lime si sposa con il radicchio e i porri in un piatto delicato dal gusto originale. Si passa poi al primo: conchiglioni ripieni di patate e pomodori secchi. Un piatto caldo e gustoso con il tocco della crema di carciofi e mandorle che dona una sfumatura saporita alla pasta. È il momento del grande sostituto della carne: per secondo, perché non scegliere di portare in tavola gli straccetti di seitan abbinati ad un tortino di spinaci? Il seitan, accompagnato dagli altri ingredienti, per consistenza e sapore suggerirà al palato la sensazione di masticare qualcosa di simile alla carne (tanto per non deludere chi vegetariano non è).
Infine, il dessert: crostata al cioccolato con mousse all’arancia. Anche questo però è un piatto speciale, che fa a meno delle uova (sostituite da amido di soia, latte di mais e margarina vegetale) e usa una panna completamente vegetale. Non ci resta che augurarvi buona Pasqua e soprattutto buon appetito.