Doppietta Mercedes, tanto per cambiare. Vince ancora Lewis Hamilton, che accorcia in classifica nei confronti di Nico Rosberg, secondo al traguardo a ben 18 secondi di distacco, e ora con soli quattro punti di vantaggio nel Mondiale. Ma dal Gran Premio di Cina arriva anche il primo podio stagionale della Ferrari: Fernando Alonso è ottimo terzo, davanti alla Red Bull che non ti aspetti, quella di Daniel Ricciardo. Impossibile dare il merito del podio all’avvicendamento in scuderia fra Stefano Domenicali e Marco Mattiacci: in una settimana non si fanno miracoli. Ma a Shanghai una scossa c’è stata, e la gara di Alonso è ben diversa dalle precedenti. Fin dalla partenza: lo spagnolo, scattato dalla quinta piazza, è subito aggressivo, e si prende la terza posizione con tanto di scontro ruota contro ruota con l’ex compagno di squadra Felipe Massa. Un altro contatto alla prima curva vede invece protagonisti Bottas e Rosberg, con il numero due Mercedes che resta leggermente attardato. Lo slancio iniziale, però, si esaurisce quasi subito. E dopo cinque giri comincia una corsa di posizione: Hamilton davanti a tutti, Alonso nella morsa delle due Red Bull, con l’ambizione di passare Vettel e la preoccupazione di tenere a distanza Ricciardo. Prevale la prima. Il sorpasso avviene grazie al gioco dei pit- stop, con il tedesco che esce dai box pochi metri dietro al ferrarista.
Alla lunga, però, emergono i veri valori in pista. Vettel va in crisi, inizia a perdere terreno e viene sorpassato anche dal suo scudiero Ricciardo. E non è la prima volta nelle ultime gare che il giovane australiano sembra avere qualcosa in più sul suo titolato compagno di squadra. Soprattutto, però, da dietro risale Rosberg: supera entrambe le Red Bull e arriva a 20 giri dalla fine a mettere nel mirino Alonso. La Mercedes inscena un finto pit-stop per ingannare la Ferrari, che non paga: quando Rosberg si ferma veramente esce dai box di nuovo lontano da Alonso. Il sorpasso, però, è solo questione di tempo: arriva al 43esimo giro, la doppietta Mercedes è di nuovo assicurata. Alonso, però, reagisce da campione con una serie di giri veloci per tenere a distanza Ricciardo, e può consolarsi con il primo podio della stagione. Un risultato importante che permette di guardare con più fiducia alle prossime corse: adesso Alonso è anche terzo in classifica alle spalle delle due Mercedes.
La gara degli altri è lontana dai primi. Niko Hulkenberg è meno spettacolare, ma porta a casa un altro, ottimo sesto posto per la piccola Force India. Valtteri Bottas è settimo e primo delle Williams (il suo compagno, Massa, è appiedato da un pit-stop fantozziano in cui una ruota posteriore prima manca e poi non entra). Solo ottavo l’altro ferrarista Kimi Raikkonen: dopo la disastrosa qualificazione di sabato, il finlandese chiude la gara in zona punti, ma senza sussulti. Il suo ritorno in Ferrari è sempre più deludente. Non pervenuta, invece, la McLaren: dopo un avvio di stagione incoraggiante, a Shanghai sia Jenson Button che Kevin Magnussen sono usciti dalle prime dieci posizioni. Un’involuzione davvero preoccupante. Non dà segni d’alcun cedimento, invece, la Mercedes. Al termine del Gran Premio di Cina Nico Rosberg si conferma leader del Mondiale: la sua rimonta dopo le difficoltà iniziali tiene aperta la sfida in vetta alla classifica. Ma la terza vittoria consecutiva di Lewis Hamilton, oltre a ribadire l’imbarazzante superiorità della scuderia tedesca, comincia forse anche a chiarire le gerarchie interne alla squadra.
ORDINE D’ARRIVO 1) Hamilton; 2) Rosberg +18’’686; 3) Alonso +25’’765; 4) Ricciardo +26’’978; 5) Vettel +51’’012; 6) Hulkenberg +57’’581; 7) Bottas +58’’145; 8) Raikkonen +1’23’’990; 9) Perez +1’26’’489; 10) Kvyat +1 giro.
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