Il 16 maggio prossimo Emergency ha organizzato a Firenze un match di calcio il cui ricavato andrà in beneficenza. E' prevista la presenza del presidente del Consiglio tra i giocatori. La rete nazionale vuole mandare in onda l'incontro, anche se a pochi giorni dalle elezioni Europee. Il presidente della Commissione di Vigilanza si oppone: "E' contro la legge. Siamo in campagna elettorale"
“Una diretta Rai con Renzi e Nardella in campo, sotto elezioni? Le norme non la consentono”. Roberto Fico, deputato M5S, è il presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai, organo bicamerale di 40 membri. Leggi e ordinanze alla mano, respinge come “inammissibile” l’ipotesi di vedere il premier in tv, nella partita del cuore che Emergency ha organizzato a Firenze per il 19 maggio. Quella gara che Renzi attende con ansia, per giocare assieme a Baggio e Batistuta.
Fico, si parla di una diretta Rai per la partita, a sei giorni dalle Europee. Che ne pensa?
In base al mio ruolo, posso dire che la presenza di Renzi nella diretta della gara non è ammissibile. Cito qualche norma: in base all’articolo 1 della legge 515 del 1993, come modificata dalla legge del 2000 sulla par condicio, “ in tutto il periodo della campagna elettorale la presenza di esponenti del governo è vietata in tutte le trasmissioni diverse da quelle di comunicazione politica e quelle informative riconducibili alla responsabilità di una specifica testata giornalistica”. Poi ci sono due recenti delibere della commissione e dell’Autorità garante della comunicazione, che confermano come nelle “altre trasmissioni ” (intrattenimento, sport) la presenza di candidati ed esponenti politici non sia ammessa ad alcun titolo.
Non sono possibili deroghe per ragioni particolari, come motivi benefici?
Assolutamente no, nessuna deroga. E comunque va ricordato anche un atto della commissione di Vigilanza del marzo 2003, che “sconsiglia” la presenza di esponenti del governo e politici nelle trasmissioni di intrattenimento e sport, anche al di fuori del periodo elettorale.
Insomma, nessuno spiraglio possibile. Leggi e delibere sono chiarissime. Poniamo il caso che la Rai confermi la diretta con Renzi. Che succede?
Io sono sicuro che la presidente Tarantola e il direttore generale conoscano alla perfezione la legge. E che l’applicheranno.
Facciamo un esempio di scuola…
La commissione potrebbe discuterne nell’ufficio di presidenza, che viene convocato da me o su richiesta anche di un singolo membro.
E in quel caso cosa direste alla Rai?
Non ci sarà bisogno di interventi , l’ho detto e lo ripeto.
Avete avuto notizia di casi simili a questo, ultimamente?
No. In questo periodo, in cui vige la par condicio, in commissione ci occupiamo soprattutto degli spazi concessi al governo. Il tema è distinguere gli interventi che il presidente del Consiglio e i ministri fanno nella loro veste istituzionale, e quelli che fanno per propaganda politica. Vanno conteggiati come voci diverse. Per capirci: se Renzi parla di quello che farà, è propaganda e va conteggiata come tempo del Partito democratico. Se invece racconta di quello che ha già fatto, o di un caso di governo come quello dei marò, quello è tempo che va attribuito al governo.
Su cosa vi basate per calcolare i tempi?
Ci basiamo sui dati dell’Agcom e dell’Osservatorio di Pavia. Li valutiamo, ed eventualmente chiediamo modifiche.