Cronaca

Barbara Berlusconi: “Mio padre perseguitato da giustizia di parte”

L'edizione spagnola di Vanity Fair incontra la figlia dell'ex Cavaliere che parla dei processi del padre e della sua vita sentimentale. "Non sposerà Francesca Pascale"

“Non ci sentiamo sicuri in Italia. Nostro padre è perseguitato da una giustizia di parte”. L’edizione spagnola di Vanity Fair sul numero di maggio intervista Barbara Berlusconi che parla, tra l’altro, delle vicende giudiziarie del padre e della fidanzata Francesca Pascale. “Quello che è successo a mio padre in questi anni”, prosegue, è tipico “dell’Inquisizione” e che dal punto di vista giuridico “siamo tornati al Medioevo, quando non si giudicava una persona per avere violato la legge, ma per il comportamento che teneva tra le mura domestiche”. Barbara, che riceve i giornalisti spagnoli nella sede del Milan di cui è vicepresidente, fa riferimento in particolare alle accuse di concussione e prostituzione minorile.

Ed è proprio oggi che, stando a quanto ricostruisce la Repubblica, che Silvio Berlusconi si presenterà alle 17 all’Ufficio esecuzione pene di Milano per la firma delle due pagine di accettazione dei servizi sociali e delle 12 regole da rispettare nei prossimi dieci mesi. Il colloquio all’Uepe servirà a definire anche l’inizio delle visite settimanali all’istituto di Cesano Boscone. Data probabile lunedì 28, ma l’ex Cavaliere potrebbe chiedere oggi di anticipare al fine settimana.

Quanto a Francesca Pascale, Barbara spiega di non volere entrare nella vita privata del padre, ma specifica che, come lui stesso ha ricordato, non avrebbe intenzione di sposarsi di nuovo. Barbara parla anche delle sue relazioni sentimentali: dal padre dei suoi figli Giorgio Valaguzza (“il nostro rapporto ha funzionato per dieci anni”), fino al giocatore del Milan Alexandre Pato e all’attuale compagno Lorenzo Guerrieri, studente di economia che Barbara ha conosciuto nell’enoteca di Monza dove lui lavora “per pagarsi gli studi”. La rivista ricorda infine che dal 2003 Barbara è nel consiglio di amministrazione di Fininvest, anche se ora la sua attività professionale è concentrata sul calcio. “E’ un settore in espansione in cui c’è ancora molto da fare – conclude-. Ci sono un’infinità di attività collaterali che possono creare profitto, come la vendita delle magliette e le sponsorizzazioni. Non è solo importante vincere delle coppe, bisogna anche fare soldi”.