Se Matteo Renzi, segretario Pd e presidente del consiglio, gioca la Partita del Cuore in diretta tv a una settimana dalle elezioni europee, la Rai prende tempo e sospende il giudizio. Se Ivano Marescotti, candidato nella circoscrizione Nord-Est nella ‘Lista l’altra Europa con Tsipras’, appare in una decina di scene nella fiction Una buona stagione, la Rai lo cancella a sua insaputa dall’intera puntata depennandolo perfino dai titoli di testa. Anche se il segretario Pd tra mille polemiche ha deciso di non partecipare al match benefico, l’impari trattamento della tv di stato, rispetto alla possibile propaganda politica sul piccolo schermo, scoppia all’indomani della quarta puntata di Una buona stagione, fiction ambientata a Mezzacorona (Tn), diretta da Gianni Lepre, con Ottavia Piccolo e il grande Jean Sorel. Marescotti, volto noto e celebre per i film con Benigni, Zalone e Ridley Scott, è tra i protagonisti dello sceneggiato oramai da tre settimane, poi nel giro di poche ore il black out, anzi il taglia e cuci dei montatori, costretti da produttori (i fratelli De Angelis della Dap Italy ndr) e Rai a cancellarlo dalla scena e dalla storia.

“La Rai ha compiuto un atto di cialtronaggine senza precedenti”, spiega Marescotti al fattoquotidiano.it, “Mi hanno cercato alle 9 della mattina di Pasqua e poi per tutto il giorno e anche a Pasquetta. Mi hanno fatto pressione, attraverso la mia agenzia, perché firmassi il nulla osta per autotagliarmi dalla fiction. Ovviamente ho risposto di no, più e più volte, e i produttori e la Rai hanno agito comunque senza il mio consenso”. Parecchie le scene con Marescotti scomparse all’improvviso per i quasi 4 milioni di spettatori che seguono la fiction giunta alla quarta puntata dell’ammiraglia Rai: “In Una buona stagione interpreto l’agronomo dell’azienda di viticoltori attorno a cui ruota il racconto e sono pure il padre della protagonista, non un ruolo da nulla”, prosegue Marescotti, “è davvero incredibile come siano riusciti a far scomparire le decine di scene girate. Mi chiedo cosa faranno di qui alla fine della serie. Nel finale ci sono perfino scene cruciali per lo svolgimento della trama in cui siamo tutti insieme: mica mi metteranno le strisce nere come si faceva 40 anni fa per le parti intime del corpo nude?”.

Il taglio è nato da un’interpretazione rigida della norma sulla par condicio, che impedisce ai candidati di apparire durante la campagna elettorale in programmi di intrattenimento. “Strano però, visto che domenica scorsa su Rai3 è andata in onda la fiction Raccontami. Lì non mi hanno tagliato e nessuno ha detto niente. Avrò fatto non so quante decine di fiction, oltre che un centinaio di film. E poi Una buona stagione l’abbiamo girata nel 2012”. L’arrabbiatura di Marescotti però non si ferma al danno d’immagine subito che lamenta a gran voce: “Qui non stiamo parlando più di par condicio, ma di manipolazione di un’opera d’ingegno. Una cialtronaggine che danneggia tutti gli attori che lavorano con me, il regista, gli sceneggiatori, i montatori e soprattutto il pubblico che vede una roba manipolata e censurata. Bastava spostare la messa in onda a giugno, farla slittare dopo le elezioni”.

E da una polemica come quella su Renzi che avrebbe dovuto, e voluto, partecipare alla Partita del Cuore a pochi giorni delle Europee di maggio, si passa alla cancellazione di scene di una fiction per un candidato che nell’interpretare un agronomo trentino non avrebbe portato sullo schermo battute e dialoghi a sfondo politico ed elettorale: “Tutti i giornali nelle ultime ore hanno difeso il presidente del consiglio sulla scelta di andare in campo a fine maggio. Il Pd ha detto che non c’entrerebbe niente con le elezioni. Allora chiedo di fare lo stesso con me: che c’entriamo io e la mia fiction con le Europee?”.

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